I sostenitori dei nerazzurri di Gattuso lanciano un segnale chiaro alla famiglia Petroni intimandole di non opporsi alla cessione del club: prevista una protesta che proseguirà fino a venerdì con il rischio di far saltare il match di campionato contro i pugliesi.

La rabbia di una tifoseria che vuole essere ascoltata, il malcontento per una situazione insostenibile, un segnale che non può essere ignorato. La proprietà del Pisa è in arretrato di mesi e mesi di stipendi, rimborsi e pagamenti (più ancora per dipendenti e fornitori che per i tesserati) ma non sembra intenzionata a farsi da parte, con il risultato di mettere a repentaglio il prosieguo del campionato dei nerazzurri di Gattuso.

Nella giornata di lunedì sono scese in piazza duemila persone che hanno fatto sentire la loro voce presso la stazione Leopolda. L’assemblea ha deliberato che da qui a venerdì ci sarà una settimana di lotta per far capire al mondo del calcio e a chi deve prendere i provvedimenti necessari che non è ammissibile far passare sotto silenzio la situazione societaria del Pisa fino al fallimento. La richiesta dei tifosi è semplice: consentire alla famiglia Corrado di comprare il Pisa senza che la famiglia Petroni si opponga.

~~L’agenda prevede: martedì 6 alle 17 un sit-in con sciarpe e bandiere davanti alla Prefettura, giovedì un incontro con la squadra di Gattuso, per sostenerla e spiegarle le ragioni della città, e venerdì un “nuovo Pisa-Celta Vigo”, ovvero una manifestazione pacifica davanti all’hotel dal quale dovrebbe partire la squadra per andare allo stadio per giocare la partita con il Bari, piazzandosi davanti al pullman. Tutti sono chiamati a intervenire, anche i bambini con bici e auto parcheggiate intorno. Gli avvocati, intanto, stanno cercando di limare le differenze: l’attuale proprietà chiederebbe oltre 9 milioni di euro per cedere il club.

~~Nessuno vorrebbe realmente non far disputare la gara contro il Bari, ma il rischio c'è. Il 3 agosto il pubblico aveva impedito, con una protesta pacifica (bloccato il pullman della squadra all’AC hotel) e manifestazioni alla stazione e all’aeroporto, l’amichevole Pisa-Celta Vigo.

E inoltre...

~~Nei momenti di grande difficoltà Pisa è abituata a compattarsi e combattere. Non solo quindi le decisioni prese ieri nell'Assemblea convocata dalla Curva Nord "Maurizio Alberti" ma anche la presa di posizione dei molti punti vendita, anche alcuni dei più rappresentativi, che non venderanno tagliandi in vista di Pisa-Bari. Di seguito il comunicato.

Alla luce dell’oramai improcrastinabile cessione societaria, ed in piena sintonia con quanto deciso nella riunione pubblica tenutasi alla “Stazione Leopolda” nella serata di lunedì 05/12/2016, anche NOI abbiamo deciso non solo di appoggiare in toto qualsiasi tipo di iniziativa verrà messa in essere dalla Nostra tifoseria, ma anche di iniziare un vero e proprio “sciopero” relativo alla vendita dei biglietti. A partire da oggi, e fintanto che l’attuale proprietà non passerà la mano, NON venderemo più biglietti per gli eventi casalinghi del Pisa, fermamente convinti che la rinuncia agli introiti del servizio biglietteria sia un nostro piccolo ma necessario sacrificio, che siamo disposti a sostenere se poi potrà essere d’aiuto alla liberazione della Nostra amata squadra, perché in fin dei conti IL PISA SI AMA, e come tutti i veri amori  non può essere ostaggio di pochi euro di guadagno.

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 07 dicembre 2016 alle 16:15 / Fonte: Eurosport.com
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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