A lezione da mister Allegri. Eh già, guardando la gara di Champions League di martedì sera contro l'Atletico Madrid, l'accostamento tra il tecnico bianconero ed il condottiero rossoblu Giuseppe Raffaele non è poi così azzardato. Tra i due allenatori e le due formazioni ci sono anni luce di differenza, auguriamo a mister Raffaele ed al Potenza (magari) di raggiungere certi livelli, ma c'è un nesso, e cioè quello di non preferire un modulo ma il sistema di gioco in funzione della squadra. Forse possiamo spiegare così il ritorno del Potenza al 3-5-2, rimanendo fedeli ai numeri che piacciono a tanti, dopo aver testato il 4-3-3 che in passato era il marchio di fabbrica di mister Raffaele fino al 3-4-3 con il ritorno tra i titolari di Antonio Giosa.

A dare l'assist per questo paragone è l'allenatore in seconda dei rossoblu, Giuseppe Leonetti, che attraverso il proprio profilo personale sui social ha elogiato la vittoria della Juventus per mano di Allegri con un chiaro riferimento al Potenza.

Lo sappiamo. Se, riprendendo la celeberrima citazione, in Italia ci sono sessanta milioni di commissari tecnici, a Potenza possiamo tranquillamente affermare che ci sono sessantasette mila tecnici e presidenti pronti a parlare e che hanno da ridire sulle scelte tecniche e societarie del leone rampante.

Il gioco di mister Raffaele ha mutato forma nelle ultime partite facendo di necessità virtù soprattutto quando si era costretti a dover rinunciare a determinanti interpreti, causa infortunio o squalifiche, ed è in questi casi che si misura il valore di una rosa oltre che le qualità e le abilità tecniche di un allenatore. La rosa rossoblu finora ha permesso cambi di moduli sia grazie alla duttilità di alcuni elementi, su tutti viene in mente Coccia che può giocare su tutta la fascia da terzino, esterno di centrocampo o in attacco, ma anche a Leon Guaita che, reinventato interno di centrocampo, ha permesso al Potenza di sbocciare.

Forse se il Potenza fosse rimasto ancorato ad un modulo o ad interpreti fissi per così definirli, ad oggi la formazione rossoblu non avrebbe ottenuto una striscia positiva in campionato pari ad otto partite in cui si contano tre vittorie e cinque pareggi, in mezzo ci sono anche due turni di Coppa Italia (non conteggiati, nda) contro Monopoli e Trapani, con la formazione del patron Caiata che è imbattuta in campionato dallo scorso 30 dicembre, una data che rimarrà purtroppo nella memoria dei tifosi per il 5-1 subito al "Viviani" dal Catanzaro di Auteri, tra le mura amiche che per due anni non avevano visto uscire sconfitto il Potenza.

Con questi dati e con la consapevolezza di aver un ottimo organico, il Potenza deve lavorare per cercare di ottenere il massimo dai prossimi impegni, il primo mercoledì contro la Sicula Leonzio e poi domenica contro il Bisceglie per allungare ulteriormente la striscia positiva e perchè no, gli avversari non sono poi così irresistibili, ottenere bottino pieno ed inseguire il sogno playoff che oggi si chiama quinto posto. Un obiettivo che, numeri alla mano, sembra decisamente alla portata dei rossoblu che hanno un punto da recuperare al Monopoli che ha una gara in più dei lucani.

I sogni sono belli proprio perchè permettono di realizzare l'irrealizzabile, ma in questo caso ci sono tutte le carte in regola per farlo.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 15 marzo 2019 alle 11:30 / Fonte: Salvatore Colucci per "La Nuova del Sud"
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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