Potenza è una città è in subbuglio. Irrequieta. Come un bambino che non vuole andare a dormire perché ha paura del buio. L’eco delle voci si diffonde nelle strade del tuo quartiere mentre nella tua stanza fissi il poster del tuo idolo, speranzoso che l’indomani ti faccia esplodere di gioia spingendo quella maledetta palla in rete. Guardi con ostinazione l’orologio al rintoccare di ogni ora fino a quando le luci dell’alba busseranno alla tua finestra.

Domani sarà mattina, finalmente, e ci sarà in serata Potenza-Matera. Tutte le ansie e le paure saranno alle spalle e lasceranno lo spazio all’entusiasmo di chi non vede l’ora di salire quei gradoni e abbracciare i suoi fratelli per affrontare un’altra battaglia insieme.

Entrando allo stadio ci sarà un’atmosfera unica. Ineguagliabile. L’erba del campo sembrerà più verde, i colori delle maglie della squadra avversaria più accesi, i suoni diversi come se arrivassero con una frazione di secondo in ritardo. Come quando segna la squadra avversaria. In quel momento subito dopo il gol, non appena la palla varca la linea di porta, il vuoto risucchia ogni suono. Quell’attimo dura una vita. Quell’attimo è uno dei momenti più brutti che puoi passare nella tua vita.

Ti abbatte, ti fa ripensare alla notte insonne appena passata a sognare un epilogo diverso della gara. Ti dà la forza di reagire, di cantare a squarciagola e sostenere la tua squadra per spingere il pallone in fondo alla rete.

Chissà, forse non ci riuscirai, ma l’importante sarà aver dato il massimo. Sempre. Perché si può vincere o perdere il derby , l’importante è farlo da uomini.

In campo e sugli spalti. Quelli dove ci sei tu con la sciarpa al collo e la bandiera al vento, orgoglioso e fiero dei tuoi colori e comunque vada sarà un successo...e se vincerà il Potenza sarà ancora meglio...

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 16 novembre 2018 alle 19:59
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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