Il presidente del Potenza, Salvatore Caiata, intervenuto tramite le pagine social del club lucano, ha detto nuovamente la sua sul destino del campionato di serie C:

“Siamo un popolo di pazzi a parlare ancora di calcio. Ci sono 600-700 persone al giorno che muoiono e non possiamo guardare avanti ad ogni costo. Siamo a metà aprile, è oggettivo pensare che non si può giocare più. La verità è che manca la leadership forte che dica che non si può più scendere in campo: basta solo il buon senso, in Lega Pro non si può giocare. Sarebbe più serio dire che non si gioca più anche perchè ci sono 58 presidenti di squadre di Serie C su 60 che preferirebbero chiudere qui la stagione“.

Continua Caiata che nuovamente critica l’AIC: “Noi non vogliano giocare non perché siamo dei pazzi, ma perché siamo realisti. Non intendiamo non giocare perché non vogliamo pagare gli stipendi come dice Tommasi, del resto lo facciamo da anni. Non dobbiamo giocare anche per programmare la prossima stagione e rendere la categoria più sostenibile”.

Sulla parte puramente sportiva e quindi sull’eventuale “Se non si assegna la Champions, trovo assurdo assegnare le altre posizioni e così a cascata. Tutte le Leghe devono fare promozioni e retrocessioni, ma serve che qualcuno stabilisca un principio e lo si applichi. E’ chiaro che questo porterà a scontentare qualcuno. Numero Over limitato, salary cap. Non possiamo attendere risorse e aiuti dall’esterno. Appena si deciderà se continuare a giocare o meno, bisognerà parlare di queste riforme“.

Sulla decisione di Monza e Reggina di prendere decisioni “personalizzate” sugli stipendi: “Siamo tutti allineati tranne due club“.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 06 aprile 2020 alle 19:25 / Fonte: Tiforeggina.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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