Tutto molto Warhol.Settanta minuti di celebrità per il Potenza, che gioca bene a Catanzaro, con un pressing da discesa negli inferi e un'intensità ai limiti del verosimile. Ma sarà che il diavolo all'inferno proprio male non ci sta, sarà che pensare ad un'intera partita a quel ritmo sarebbe stato un tantino pretenzioso ma l'unico peccato è che la squadra di Ragno si è svegliata solo dopo essere passata in svantaggio.

Mentre il Catanzaro lentamente e fisiologicamente perdeva freschezza e lucidità ecco che il Potenza sventagliando, palleggiando, smistando comunicava al Catanzaro di essere al suo livello anche se alla fine dei conti è mancato il goal.Il Potenza come tutte le squadre costruite per imporre il gioco, è strutturalmente condannata a fare il match, non ad inibire quello altrui ed è per questo che è stato un peccato regalare l'inizio partita ad un Catanzaro che poi si è spento piano piano.

Il Potenza puo' recitare un ruolo da protagonista in questo Girone di C e quindi si puo' provare a forzare la giocata, aumentando la velocità di circolazione del pallone, alzando il baricentro con i reparti stretti e corti, significa valorizzare il tuo potenziale tecnico ed ammansire più facilmente l’avversario.
Estremamente importanti, pertanto, risulteranno gli insegnamenti di Ragno sulla necessità di conferire alla squadra un pressing coordinato che limiti al minimo i numerosi sfilacciamenti registrati tra i reparti nelle prime tre esibizioni ufficiali della stagione. Quando la squadra è piatta e si preoccupa semplicemente di dar vita ad un 3-5-2 scolastico, essa subisce spesso il gioco dei rivali e fa fatica a riproporsi in fretta e incisivamente nella metà campo avversaria. Un atteggiamento, inoltre, che non riesce nemmeno a limitare l’agibilità tra le linee di attaccanti e trequartisti avversari.

Quando la squadra lucana riesce ad avere dei riferimenti in marcatura, la sua tenuta difensiva migliora, alla pari della sua capacità di incidere di rimessa una volta rubata palla. E’ accaduto anche ieri quando i ragazzi di Ragno erano inizialmente in difficoltà nel prendere le misure al Catanzaro.

Pertanto, il primo dilemma tattico della stagione è il seguente: Ragno proverà ad aumentare considerevolmente il tasso d’aggressività della squadra, spalmandolo a copertura di gran parte dei novanta minuti, oppure lavorerà sulla varietà delle soluzioni offensive al fine di mettere in pratica l’antico adagio che assegna alla capacità di attaccare il miglior sistema per difendersi? Ragno opterà per una condotta sempre più aggressiva e finalizzata a colpire l’avversario di rimessa, oppure troverà il modo per inseguire la vittoria attraverso un gioco meno dispendioso dal punto di vista atletico e più attento a liberare la qualità tecnica a sua disposizione?

In entrambi i casi il lavoro da effettuare – tecnico, tattico, atletico e mentale – si presenta abbastanza corposo. Ma anche necessario, perché una squadra che esprima un ibrido di queste due differenti mentalità è destinata a svilire il suo enorme potenziale tecnico ed a concedere maggiori chance alle ambizioni delle compagini rivali.Sabato contro il Monopoli arriveranno le prime risposte.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 17 settembre 2018 alle 20:52
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
vedi letture
Print