l Potenza torna da Apricena con un buon pareggio e tanto rammarico per due rigori regalati alla formazione pugliese. Il punto avvicina i ragazzi di Biagioni alla salvezza ma, con un po’ più di attenzione e con un arbitro decente, i rossoblu avrebbero potuto portarsi a casa l’intera posta, e non avrebbero rubato assolutamente nulla.

I padroni di casa iniziano la partita con il piglio della squadra che deve assolutamente fare risultato ma il Potenza alla prima occasione passa con Esposito. Un calcio punizione battuto da Pepe pesca il fantasista napoletano sul limite dell’aera piccola che con una bella girata insacca il gol dell’uno a zero. Sono passati solo sei minuti dall’inizio della gara. Purtroppo ne bastano soltanto altri due al Madrepietra per pervenire al pareggio. L’arbitro assegna un calcio di rigore per fallo su Lupo e Silvano Bozzi non fallisce dagli 11 metri. 1 a 1.

La partita è bella, vivace, con continui capovolgimenti di fronte, complice anche un terreno di gioco di dimensioni alquanto limitate. Le occasioni non mancano da una parte e dall’altra come quella di Forgione che al quarto d’ora sfiora il gol di testa o quella di Lupo che poco dopo parte per un coast to coast ma si coordina male al momento del tiro e la palla finisce alta.

Al 25° grande occasione per Pepe che impatta benissimo di testa ma il portiere si esalta compiendo un intervento spettacolare che salva il risultato.

Dopo il pericolo scampato si cerca di rifiatare, la partita subisce la classica fase di stanca ed entrambe le squadre diventano più attente e prudenti. Al 34° però, quasi in maniera inaspettata, il Potenza si riporta in vantaggio. Svarione difensivo di Porcaro, Pepe ruba palla e serve Guaita che insacca il gol del 2 a 1.

Con questo punteggio si chiude il primo tempo senza altre grandi emozioni.

~~Nella ripresa il Madrepietra perviene al pareggio dopo soli otto minuti. Nell’azione ci mettono un po’ tutti lo zampino:  il Potenza, che non gestisce bene una palla in fase difensiva e si vede costretta ad atterrare il solito Lupo che, da bravo predatore, non si lascia sfuggire l’occasione per accentuare la caduta; il guardalinee che non si lascia sfuggire l’occasione di sventolare la bandierina per segnalare il fallo; l’arbitro che non si lascia sfuggire l’occasione di fischiare prontamente il rigore per riportare serenità nello stadio pugliese e riscattare l’accusa di arbitro anti-Apricena.

Sul dischetto va Bozzi bis, ovvero Giuseppe, fratello di Silvano, che non fallisce il gol del 2 a 2.

I locali, ringalluzziti dal pari, sfiorano anche il vantaggio con un colpo di testa ravvicinato di Cipolletta su cross di Parisi, ma Napoli gli nega la gioia del gol parando quasi sulla linea di porta.

La partita si fa più nervosa, anche per un chiaro atteggiamento dell’arbitro che non lascia passare nulla ai potentini, non solo, segnala anche strani falli a favore dei padroni di casa su cui ci sarebbe molto da discutere.
Fortunatamente i ragazzi di Biagioni riescono a mantenere la calma e a gestire con intelligenza il resto della gara senza subire troppo la pressione del Madrepietra che proprio nei minuti finali protesta per un altro fallo in area, ma anche per un arbitro come quello di oggi sarebbe stato davvero troppo fischiare un terzo rigore.

L’unico fischio degno di nota è quello finale che sancisce un "salomonico" pareggio arrivato grazie a due rigori per due atterramenti di Lupo in area. E' strano a dirsi ma per il Madrepietra un Lupo ha salvato "capra e cavoli".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 27 marzo 2017 alle 10:25 / Fonte: Pasquale Caputi per Terradibasilicata.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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