Prima contro seconda. Miglior attacco contro miglior difesa. Chi cerca il ritorno tra i professionisti a sette anni dall’ultima volta e chi invece vuole provare ad assaporare una categoria lontana da decenni. Potenza-Audace Cerignola, big match del girone H di serie D, in calendario per la settima giornata del torneo domenica al “Viviani”, sarà tutto questo: di fronte i lucani di Nicola Ragno, che guidano a punteggio pieno la classifica, e il team allenato da Francesco Farina, che segue a due punti di distanza in seconda posizione. Una macchina da gol con 22 reti, quella potentina, che metterà a dura prova la difesa dell’Audace, tra i cui nomi spicca quello di Vito Di Bari: classe 1983, oltre 350 presenze tra i professionisti, esperienza da vendere. “Partita decisiva? Non scherziamo, certo chi avrà la meglio potrà godere di un beneficio in termini di classifica e di mentalità” risponde sornione. Quasi sulla difensiva, inevitabile per chi è abituato a non incassare reti più che a realizzarle: “Sta nascendo un grande gruppo –assicura Di Bari- a Cerignola ho trovato un’organizzazione non certo da serie D, dalle qualità della rosa a quelle delle altre componenti. Il campionato? E’ molto livellato verso l’alto, non distante dalla serie C per valori tecnici e umani”.

Melfi, Bitonto, Sambenedettese, Fermana, Frosinone, Cremonese, San Marino, Martina Franca, Taranto, C

osenza, Andria, Reggina, Venezia, Pistoiese, Catanzaro e Rieti. La carriera di Di Bari ricorda una traversata del Belpaese, condotta spesso in squadre di vertice. A Cerignola il 34enne di Trani ha portato mestiere e voglia di rilanciarsi: “Le offerte dalla categoria superiore non mancavano, ma ho scelto la sfida Cerignola –spiega- perché ho visto un progetto pluriennale. Mi ha convinto la chiacchierata con Mariano Fernandez, mio ex compagno di squadra e oggi ds: la piazza ha fame di calcio e ci corregge in modo corretto. Abbiamo avuto un solo passo falso all’inizio, con lo 0-0 interno contro il Nardò, poi non ci siamo più fermati”. Rullo compressore da cinque vittorie in cinque partite, per proseguire l’onda vincente passata dal doppio salto dalla Promozione alla Serie D in due anni. “Ma guai a esaltarci –ammonisce Di Bari- oltre al Potenza ci sono tante squadre forti, penso su tutte alla Cavese e al Taranto, che è destinato a risalire posizioni”.

Nell’ampio organico dell’Audace (27 tesserati)Di Bari veste la maglia numero 3: spirito da terzino, da tenere a freno come centrale sinistro del 3-4-3. In un gruppo che annovera nomi della qualità di Gambino, Montaldi, Longo e Iannini, c’è spazio anche per giovani su cui puntare: “Luca Russo, è un classe 1999, gioca bene su entrambe le fasce, per me potrà arrivare più in alto –spiega- ma abbiamo tanti giovani di qualità, è fondamentale in serie D”. Giovani e qualità ci sono anche a Potenza, dove in panchina siede uno specialista delle promozioni come Nicola Ragno: “Sicuramente è un valore aggiunto –ammette Di Bari- ma noi abbiamo un mister preparato che lavora tanto sul gruppo, stiamo preparando nei dettagli la partita”. Oggi è tempo di guardare al presente, ma lo sguardo di Vito Di Bari è denso di ambizione: “Ho vissuto tanti ambienti, questo mi ricorda quello del Frosinone di Stirpe, che ho vissuto 10 anni fa, quando era in rampa di lancio: organizzazione, investimenti e determinazione. E ora guardate dove sono…”.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 13 ottobre 2017 alle 22:36 / Fonte: Gianlucadimarzio.com
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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