Il contenuto definito da molti “strabiliante” del Comunicato Ufficiale 86/A pubblicato sul sito della FIGC nel pomeriggio del 1 Ottobre ha sancito una clamorosa rottura con le passate metodologie e le logiche elettorali delle Leghe, soprattutto se si pensa che neppure un anno fa sono state rinnovate le cariche di vertice e che proprio i Principi Informatori erano stati rivisti lo scorso Dicembre 2020.
La contrazione della raccolta delle designazioni alla forbice 15-30% muta di fatto ogni prospettiva.
Il Consiglio Federale sembra aver preso di petto una situazione che proprio nell’inverno 20-21 aveva investito la più importante Federazione sportiva italiana di un numero enorme di ricorsi, alcuni dei quali giunti fino all’uscio del Collegio di Garanzia del CONI: una situazione oggettivamente insostenibile e, ad un’attenta analisi delle regole, anche decisamente anacronistica, soprattutto per chi – come Gravina – aveva fatto del rinnovamento e del “cambio di marcia” il proprio proclama elettorale.
La situazione in Basilicata, con l’imminente indizione dell’Assemblea elettiva per la presidenza dopo la scomparsa di Piero Rinaldi dello scorso Agosto ci permette di scambiare qualche battuta con l’avvocato Angelo Esposito che ha lungamente rincorso la possibilità di un confronto in Assemblea.

Avvocato Esposito, un commento a caldo sulla decisione del Consiglio Federale di solo poche ore fa.
“Faccio una battuta usando un termine caro al Presidente Tavecchio, si tratta di una decisione “epocale”! Il Presidente Gravina ha dato concretezza al suo proclama espresso già nell’immediatezza della sua elezione dello scorso Febbraio e devo dire con grandissima soddisfazione che l’intero Consiglio Federale che ne ha supportato l’intendimento si è reso partecipe di una innovazione realmente di grande portata”.

Lei è stato autore di molti ricorsi relativamente alla possibilità di ammissione all’Assemblea elettiva per la presidenza del Comitato.
“Era un percorso che andava affrontato e che evidentemente potrebbe aver dato nel tempo un certo tipo di riscontro: dietro quelle azioni c’erano le grida di aiuto dell’uomo e dello sportivo affinché si affermassero i principi di una competizione leale e l’invocazione dell’uomo di legge del rispetto di alcune prescrizioni normative che a mio avviso non potevano esser tradite.”

Cosa crede possa aver mosso Il Presidente federale a una simile scelta?
“La situazione in Basilicata con una partecipazione all’attività sempre più ristretta, la verticale caduta del numero delle Società e la prospettiva pressoché immediata di un’elezione del presidente senza una democratica partecipazione non escludo possa aver contribuito a maturare una decisione a più ampio spettro, anche prospettica e di cui ritengo si sentiva il bisogno”.

Ci sta dicendo che ha sentito il Presidente Gravina sul tema?
“Ammetto che, considerato nelle ultime settimane il corposo e pressante invito di più Società acché io presentassi la mia candidatura per la Presidenza del Comitato Basilicata, avevo scritto al Presidente invitandolo a prendere contatto con una situazione che poteva profilarsi come tutt’altro che il trionfo della partecipazione democratica. Sono sicuro che qualche riflessione possa esserne derivata.”

È quasi un’ammissione questa, possiamo ritenerla ufficialmente in corsa per la presidenza?
“Ogni passo, ogni scelta va ponderata: senza dubbio la fiducia di sportivi e Società è un credito rilevante che non va disperso, che fa piacere ma è anche una grande responsabilità. Il calcio lucano ha bisogno senza dubbio di riprendere un cammino forte, stabile, solido e tutto ciò si può realizzare solo se la scelta ricadrà su profili in grado di saper essere la risposta che l’humus si aspetta di poter ricevere. Non molte ore fa ho avuto un incontro risolutivo con il mio gruppo di lavoro e a questo punto confermo la mia candidatura alla carica di Presidente del Comitato Basilicata”.

La pacatezza con la quale sembra affrontare la vicenda a cosa è dovuta ? C’è poca enfasi, almeno sembra.
“Assolutamente no: oggi tutti devono prendere consapevolezza del fatto che comunque le regole elettorali sono mutate, come ben ci ricorda anche la norma transitoria degli stessi Principi Informatori, e quindi finalmente la corsa si potrà fare sui programmi, sulle idee, sui progetti. A dicembre le avevo già chiare le idee, oggi la mia serenità è frutto anche di quel disegno che è diventata una matura consapevolezza”.

Può già anticipare i tratti salienti del Suo programma?
Nei prossimi giorni e con i giusti mezzi informeremo su quelle che sono le linee programmatiche”.

Considerando quindi ufficiale la sua candidatura, affronterebbe un confronto con Fittipaldi che invece parrebbe a sua volta già aver ufficializzato il proprio intendimento?
“Sarebbe un momento di crescita auspicabile, perché no! Sicuramente mi aspetto che, chiunque punti con merito a ricoprire quella carica e che lavori per essere eletto, sappia essere un competitor leale e che soprattutto la kermesse non scada sia da un punto di vista verbale che dei contenuti, sarebbe per tutti un grande successo”.

Sezione: Focus / Data: Dom 03 ottobre 2021 alle 12:59
Autore: Redazione 3 TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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