Ancora una sfida al vertice in trasferta per il Potenza che domenica si mette in viaggio per la città di Monopoli, centro pugliese che ha ospitato spesso i rossoblu di mister Raffaele negli ultimi anni. Monopoli che fa parte della città metropolitana di Bari che comprende 41 comuni per una popolazione complessiva di 1.251.994 cittadini. Con 48.822 abitanti (66.769 Potenza) è uno dei centri più popolosi della Puglia, ha un'estensione di 157,89 km² (175,43 km²), ed è situata sul mare con un massimo di 9 m s.l.m. (Potenza lo è a 819 m s.l.m.). La città che fa parte dell'Associazione Città dell'Olio, dista 45,5 km dal capoluogo di regione Bari, 62,1 km da Taranto, 176,2 km da Foggia e 179,7 km da Potenza.

La città di Monopoli trarrebbe le proprie antiche origini da una poderosa fortezza messapica situata al confine della Peucezia. Le mura messapiche cingevano probabilmente l'intera penisola individuata dalla cala detta della Porta Vecchia e dalla cala del Porto Antico; lungo via dei Mulini, all'interno del Bastione di Santa Maria, sotto il Castello, nei pressi del Palazzo vescovile, sono ancora conservati importanti tratti delle fortificazioni del V secolo a.C.
Secondo quanto riportato dallo storico locale Giuseppe Indelli, nell'anno 43 San Pietro avrebbe predicato, di passaggio, ad un gruppo di cittadini monopolitani. Dal I secolo a.C. fino a tutto il III secolo d.C. è un porto prevalentemente militare. Nella seconda metà del XIII secolo, conosce la dominazione degli Angioini, per poi sottomettersi a quella aragonese. Nel 1529 la città, protetta dal suo efficacissimo sistema difensivo, con l'aiuto di soldati veneziani e grazie all'eroismo dei suoi cittadini, resiste vittoriosamente a tre mesi d'assedio da parte degli imperiali spagnoli al comando del marchese del Vasto Alfonso III d'Avalos, che è costretto a ritirarsi a causa delle importanti perdite. dalla metà del Seicento in poi Monopoli segue le sorti del resto del Mezzogiorno, con le dominazioni dei Borbone, e quindi l'annessione al Regno d'Italia nel 1860.

DA VEDERE. Sono molteplici le bellezze che la città adriatica offre noi ne segnaliamo alcune. La Concattedrale della Madonna della Madia, l'edificio, a tre navate, si sviluppa per una lunghezza di 64 metri; la navata centrale s'innalza con la cupola ad un'altezza di 31 metri. Nella parte superiore dell'abside si trova la Cappella del Trionfo della Madonna della Madia. Presenti poi altre 12 cappelle equamente distribuite nelle navate destra e sinistra. La Chiesa di San Pietro, posta in piazza Palmieri,che attualmente presenta una struttura in gran parte romanica, risalirebbe addirittura all'anno 329. Il Castello di Santo Stefano posto sul mare, all'esterno delle mura cittadine, costituì per tutto il Medioevo fino alla fine del XVII secolo parte essenziale del complesso e articolato sistema difensivo costiero della città. Pochi resti  si possono ammirare della Torre Cintola, della Torre San Giorgio e del sistema di fortificazioni costiere che costituirono per tutto il Medioevo fino alla fine del XVII secolo parte essenziale del complesso e articolato sistema difensivo costiero della città. Il Castello di Carlo V e il sistema di fortificazioni urbane fortilizio edificato in riva al mare durante la dominazione spagnola a protezione dell'ingresso del porto antico, sull'angolo nord-est della cinta muraria di Monopoli. Costituisce l'elemento chiave del sistema di fortificazioni urbane. Attualmente sono visibili e in gran parte restaurati i tratti di mura cittadine a sud del castello fino alla Cattedrale, compreso i bastioni di Santa Maria, di Pappacenere e della Cattedrale.

(Scorcio apocrifo di Cinta Muraria presso il Castello di Carlo V. - Wikipedia)

Da vedere la Piazza Vittorio Emanuele, comunemente detta Borgo, piazza centrale di Monopoli, tra le più grandi di Puglia e d'Italia, nata nel 1796 grazie all'approvazione del Re di Napoli, fu costruita seguendo il progetto del regio architetto De Simone: il disegno, a maglie ortogonali, strade rettilinee e traverse perpendicolari è funzionale e trascura alquanto la regola classica, in voga in quegli anni, sperimentando schemi urbanistici innovativi e che si imporranno successivamente in molte altre piazze italiane.

DA MANGIARE. Una città di mare non può che offrire varietà di pesce e si può degustare assaggiare una grande varietà di frutti di mare pescati proprio sulla costa adriatica dai pescatori del luogo. Scampi, gamberi, cozze, vongole, noci di mare e ricci la fanno da padrone: da mangiare in ghiaccio e conditi, a piacere, con un filo di olio extra vergine di oliva e di limone. La gustosa frittura di pesce con anelli di seppia, moscardini, piccole triglie e altre prelibatezze del mare in base alla stagione di pesca. Altro piatto sono i tagliolini conditi con la polpa dei ricci di mare. In base ai propri gusti, si possono avere con un po’ di olio e polpa oppure con un piccolo tocco di salsa di pomodoro o, in alternativa, pomodorini freschi. La spigola di mare, rigorosamente dei mari italiani, da gustare sotto sale o in guazzetto. A fare da trait d'union tra le differenti pietanze è l'olio d'oliva. Profumato, dal sapore intenso in grado di arricchire, senza mai prevaricare, ogni sapore. Tra i primi piatti, la regina è "l'orecchietta" che con la cima di rapa o con il tradizionale ragù costituisce binomi inscindibili. Anche la "tiella" (segno della dominazione spagnola) di riso patate e cozze merita una menzione speciale. Tra i secondi, particolarmente saporite sono le "braciole alla barese", involtini di vitello farciti con prezzemolo pecorino peperoncino, cotti lentamente e per ore con aromi e pomodoro. In una terra dove il sole splende per la maggior parte dell'anno, la produzione di verdure occupa un posto di primo piano. E così sedani, bietole, cicorie da accompagnare con una purea di fave bianche, lampascioni, cetrioli e barattini. Altri piatti tipici sono gli antipasti di mare crudi e cotti, le zuppe di pesce, il pane e le sue varietà come la "frisedda", la focaccia, il calzone di cipolle, i panzerotti ripieni di mozzarella e pomodoro, i taralli. E poi è tutto un trionfo di latticini: il cacio ricotta, le mozzarelle, le burrate, la ricotta forte da spalmare sul pane abbrustolito.

LO STADIO. Lo stadio Vito Simone Veneziani è lo stadio comunale della Città di Monopoli, situato nella zona nord del centro cittadino. Ospita le partite ufficiali del campionato di calcio italiano di Serie C (girone C) della Società Sportiva Monopoli 1966. L'impianto è intitolato ad un imprenditore monopolitano deceduto nel 1946 in un incidente stradale, all'epoca vicepresidente della locale squadra di calcio U.S. Audace. Il record di pubblico per una partita di calcio è stato raggiunto nella stagione 2004-05 durante il derby tra Monopoli e Brindisi quando circa 12.000 hanno assistito all'incontro. Il derby si è concluso con il risultato di 2-2.

(foto Wikipedia)

Lo stadio, che si compone di manto erboso naturale con lunghezza di 105 metri e larghezza di 63 metri segnato con polvere di gesso, è stato dotato anche di un impianto di illuminazione inaugurato con un triangolare di beneficenza il 30 marzo 2006, che consente di ospitare partite notturne, di una pista d'atletica, di un campo di allenamento adiacente in terra battuta (campo C), nonché di infermeria, di spogliatoi e di una palestra. I gruppi organizzati del tifo monopolitano si posizionano nella curva nord, costruita negli anni ottanta all'epoca della promozione del Monopoli in Serie C1. Gli altri settori disponibili per i tifosi di casa sono i distinti laterali nord, i distinti centrali o gradinata, e la tribuna coperta, mentre i distinti laterali sud, che possono ospitare fino a 880 persone, sono riservati al pubblico ospite. La sua attuale capienza è di 6.880 posti a sedere.

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Sezione: Succede in Basilicata... / Data: Sab 26 ottobre 2019 alle 14:28 / Fonte: Wikipedia, Comune di Bari, Terrachevive
Autore: Redazione TTP / Twitter: @tuttopotenza
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