Era finito sotto processo con l’accusa di aver rubato alcune bustine di maionese all’interno di un bar-pizzeria di Tito. Furto aggravato perché commesso con destrezza, questa la contestazione della procura di Potenza che aveva portato al rinvio a giudizio. Ma l’accusa non ha superato lo scoglio del processo di primo grado: nella giornata di ieri, infatti, il tribunale monocratico del capoluogo lucano, presieduto dal giudice Federico Sergi, ha assolto un 41enne residente nel Potentino per i fatti risalenti all’agosto del 2019.

Accolte integralmente le tesi difensive argomentate durante la fase di discussione dall’avvocato Pier Luigi Martoccia, al quale abbiamo chiesto come si approccia, dal punto di vista difensivo, una vicenda insolita come questa: “Chi svolge la professione di avvocato lo sa bene non ci sono processi facili e processi difficili. L’impegno e la professionalità devono essere le stesse anche quando ci si trova ad affrontare questioni che appaiono di poco conto. Anzi, in questi in casi, i timori sono maggiori proprio perché si rischia una condanna a fronte di una condotta che ha provocato un danno irrilevante. Nello studiare il caso ho trovato precedenti in cui ad essere giudicati sono stati imputati accusati di aver rubato una melanzana in un campo o come più spesso capita per beni per pochi euro in supermercati. Fortunatamente – conclude l’avvocato Martoccia – sono state accolte le tesi difensive le quali hanno evidenziato che in realtà non vi era prova della materiale sottrazione ed impossessamento delle bustine di maionese”. E’ bene precisare che anche la procura aveva sostanzialmente fatto marcia indietro rispetto alle contestazioni iniziale, con il pubblico ministero che durante la sua requisitoria aveva a sua volta chiesto l’assoluzione dell’unico imputato.

Sezione: Succede a Potenza... / Data: Gio 28 aprile 2022 alle 19:35 / Fonte: La Nuova del Sud
Autore: Redazione 2 TuttoPotenza
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