POTENZA – Due fragorosi e commossi applausi, uno all’ingresso e uno all’uscita del piccolo feretro bianco dalla chiesa. Il rione Lucania così come l’intera città di Potenza (il sindaco del capoluogo di regione, Mario Guarente, ha partecipato alle esequie in veste ufficiale e proclamato il lutto cittadino per l’intera durata dei funerali), si è fermato questa mattina per stringersi attorno al dolore della famiglia di Evelina, la bambina di quasi sei anni investita martedì sera da un’auto proprio davanti la chiesa, in via Gavioli, mentre stava attraversando la strada col suo monopattino giocattolo per raggiungere la mamma, in quel momento dall’altra parte della strada con il fratellino di Evelina nel passeggino.

A celebrare i funerali della piccola arrivata in Basilicata poco più di un anno fa grazie alla solidarietà dei potentini per fuggire dalla follia della guerra, il vescovo della diocesi di Potenza, Monsignor Salvatore Ligorio. Nella sua omelia tutto il dolore e le legittime domande che queste tragedie suscitano nell’intera comunità. “Chi avrebbe mai potuto pensare – ha detto il vescovo – che un’esistenza scappata alle bombe nemiche potesse trovare la morte mentre insieme alla mamma provava a trascorrere lo svago in una calda serata estiva. Tutti noi ci chiediamo dov’è Dio in questi frangenti, perché questo ingiusto dolore? Perché la morte di una bambina? Non sono in grado di rispondere in modo compiuto alle tante domande che questa tragedia suscita in noi, ma posso dirvi che Dio non è insensibile di fronte alla morte e alla sofferenza”. Al termine della funzione religiosa davanti alla chiesa di San Giuseppe Lavoratore sono volati in cielo centinaia di palloncini bianchi e rossi in ricordo di Evelina, il cui sorriso in pochissimo tempo aveva conquistato l’intero quartiere.

Sezione: Succede a Potenza... / Data: Dom 23 luglio 2023 alle 00:13 / Fonte: La Nuova del Sud
Autore: Redazione
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