Qualche pericoloso segnale di nervosismo in casa Vultur nella settiimana di avvicinamento al match del Corona contro il Manfredonia. La prima “scintilla” si è innescata quando la società bianconera ha deciso di mandare a casa la punta Mancini (lo si sarebbe accusato di essere di disturbo a livello di spogliatoio) e di accettare l’addio della mezzapunta Salvia (uno dei pochi superstiti della truppa bianconera della scorsa stagione) che avrebbe trovato un’altra squadra, ma di Eccellenza Lucana, dove poter giocare con maggiore frequenza. Non ci sono conferme a livello ufficiale, ma sembrerebbe che verso il termine dell’allenamento di giovedì scorso, quello di metà settimana, ci sia stato un battibecco ad alta voce tra l’allenatore Sosa e due atleti importanti (De Stefano e Serritella?) della “rosa” bianconera. Episodi che meriterebbero di essere confermati o smentiti dal club vulturino. Il vertice societario si faccia sentire direttamente. Il recupero della massima tranquillità è sempre più urgente ed indispensabile. Anche con la tranquil-ità si può e deve fare in modo di arrivare al traguardo della conservazione del diritto a militare in Serie D. Chi non è in grado di garantire pure livelli adeguati di serenità ambientale potrebbe benissimo andarsene altrove. Per ora però contano solo i tre punti. Il bottino pieno manca dall’inizio dello scorso ottobre quando la Vultur si aggiudicò il derby di Picerno. Domani arriverà il Manfredonia, altra squadra nel vortice dei play out, e l’imperativo categorico sarà quello di vincere. Con i componenti della rosa che vanno via e con qualche altro che batte la fiacca, potrebbe essere persino un qualcosa di necessario ricorrere al calciomercato di dicembre. Il calcio si fa con i risultati positivi ed i riscontri di classifica. Il resto è solo frutto d’incompetenza. 

Sezione: Calcio lucano / Data: Sab 19 novembre 2016 alle 13:30 / Fonte: Clemente Carlucci, La Nuova del Sud.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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