Dopo l'amarezza per la retrocessione sul campo, in casa Vultur è tempo di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro per provare a salvare una categoria che il popolo rionerese ha dimostrato di meritare durante tutto l'arco della stagione. Le prime dovute valutazioni toccheranno alla società di patron Dipierri che dovrà essere chiara quanto prima con la piazza, visto che per tentare la carta del ripescaggio non bisognerà perdere tempo. Se i massimi dirigenti vorranno proseguire nel loro percorso dovranno da subito cercare di sistemare i conti, condizione necessaria per tentare la pista ripescaggio. Suggestione molto concreta vista la partecipazione alla finale playout, che avvantaggia la Vultur rispetto alle formazioni retrocesse direttamente. Il Picerno insegna, ma il club rossoblu fu da subito molto attento a tenere i conti in ordine. Ciò che fa ben sperare è il miglior piazzamento raggiunto dai bianconeri rispetto ai melandrini, oltre alla storia, al seguito dei tifosi e al bacino di utenza che lancerebbero la Vultur verso un probabile ripescaggio. Ma come anticipato la situazione non è delle migliori, al momento i rimborsi spesa della squadra sono fermi a gennaio e bisognerà saldare dal mese di febbraio fino al termine della stagione. Un monte debitorio non semplice da scalare, ma la società sembrerebbe già essersi messa in moto per provare a setacciare diverse piste che potrebbero portare alla salvezza del club. Si perchè se da un lato c'è la suggestione ripescaggio, dall'altro aleggia anche lo spettro fallimento qualora il club non riesca a reperire le forze economiche per saldare le pendenze e proseguire nel suo percorso. Per questo ci vuole chiarezza e trasparenza fin sa subito, perchè in casi estremi il popolo rionerese e il tessuto imprenditoriale vulturino, fino a questo momento latitanti, avrebbero il tempo di provare a salvare capra e cavoli.

Sezione: Calcio lucano / Data: Mer 24 maggio 2017 alle 15:44
Autore: Manuel Scalese / Twitter: @ManuelScalese
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