Lo stadio Alfredo Viviani è un'icona per la città di Potenza ma lo sviluppo anche disordinato del capoluogo lo ha portato dalla periferia a diventare il cuore dell'agglomerato urbano, onori e, specialmente, oneri connessi. Durante gli anni l'impianto ha subito sviluppi strutturali, rattoppi e stravolgimenti a volte assurdi. Il Potenza con il presidente Donato Macchia cerca un stadio di proprietà o con una lunga gestione per programmare il futuro dei rossoblu. Ma siamo sicuri che deve essere per forza l'attuale "catino" a ospitare le gare dei rossoblu? E se, invece, l'area tra viale Marconi e via Viviani venisse invece completamente rivoluzionata?
Vi presentiamo, in anteprima, un progetto realizzato dall'Ingegnere, ArchitettoPaesaggista potentino Roberto Robilotta che trasforma radicalmente l'idea che abbiamo di Potenza perché le città evolvono e con esse si devono trovare ampi spazi di miglioramento, di adeguamento e di ottimizzazione in termini di vivibilità, sostenibilità, mobilità, accessibilità e tali da garantire una sempre più elevata qualità della vita. Ed è proprio secondo questa logica che si sviluppa il progetto di Roberto Robilotta, che è parte integrante di una visione moderna e innovativa che riguarda la trasformazione e la rigenerazione urbana della città di Potenza. In questo articolo intendiamo mettere in evidenza una delle diverse proposte avanzate dal progettista che prevede la trasformazione dell’area dello stadio Viviani ormai completamente assorbita dal tessuto urbano cittadino e divenuta nel tempo del tutto incompatibile con le esigenze della città oltre che totalmente privo dei basilari requisiti necessari ai fini del regolare svolgimento delle attività connesse alla sua attuale destinazione d’uso. Del resto, è sotto gli occhi di tutti che in occasione di qualsiasi evento sportivo o anche di spettacolo la città, e in particolare l’area che ospita lo stadio, viene letteralmente tenuta in ostaggio per un lasso di tempo che va ben oltre i tempi tecnici previsti per i singoli eventi. Il progetto prevede inoltre una serie di possibili varianti e di piantumazioni specifiche determinate in funzione delle reali esigenze e della compatibilità e della definitiva implementazione delle attività.

La proposta prevede la trasformazione del campo sportivo Alfredo Viviani in parco urbano attrezzato con l'inserimento di due ulteriori livelli interrati collegati direttamente con la adiacente stazione delle scale mobili e destinati a parcheggio mezzi e ad ambienti adeguatamente attrezzati per le emergenze e per le attività di protezione civile, dunque uno spazio collettivo funzionale e dotato dei migliori comfort, di strutture ricettive per il ristoro e l’intrattenimento, aree verdi, percorsi per jogging, passeggiate, pattinaggio, sgambettamento per gli animali, giochi d’acqua, zone scoperte e coperte destinate ad attività fisica, relax, solarium, cinema all’aperto, spazi per spettacoli ed eventi, esposizioni, concerti e altro.

Naturalmente il cambio d'uso dello stadio Viviani in Parco urbano attrezzato prevede parallelamente la realizzazione di un villaggio sportivo super attrezzato che comprende il nuovo stadio cittadino (munito di tutti i necessari requisiti e degli standard normativi previsti per questo genere di infrastrutture in grado anche di consentire lo svolgimento delle gare di calcio nazionale e internazionale), piscina olimpionica, campi per le diverse attività sportive, verde attrezzato, strutture ricettive, palestre, residence per ospitare squadre e gruppi sportivi, sedi e laboratori per la formazione e per l'istruzione connessi anche all’Università degli Studi della Basilicata, restituendo in tal senso ai cittadini la fruibilità di un'importante porzione di territorio del capoluogo che tuttavia non riguarda l’area dell'ex Cip-Zoo per la quale viene comunque preservata e condivisa l’ipotesi della realizzazione di un parco.

In questa prima fase esplicativa del progetto si è preferito dare maggior rilievo ed evidenza all'aspetto architettonico e strutturale mostrando l'impianto nel suo insieme secondo una sua chiara configurazione di base definita e ben delineata, predisponendo per la fase successiva le ulteriori previsioni di progetto a completamento dell'infrastruttura. In tal senso sono stati previsti l'inserimento di numerosi servizi e allestimenti fissi e mobili, l'attivazione di una lunga e variegata serie di attività compatibili e l'integrazione di una ricca e selettiva piantumazione che prevede siepi, arbusti e alberi a radici superficiali o profonde in funzione delle caratteristiche delle porzioni di terreno interessate.

Tra i molteplici punti sviluppati da Roberto Robilotta in relazione all’intero progetto di trasformazione e rigenerazione urbana della città di Potenza e sulla scorta di una attenta e accurata pianificazione del territorio, l’impianto urbano può avvalersi di un adattamento sostanziale e tecnicamente realizzabile, ovvero di una profonda e favorevole mutazione in grado di cambiare definitivamente il volto della città proiettandola in una effettiva modernità sostenibile e delineando di fatto un nuovo e tangibile carattere identitario finalmente degno a pieno titolo di un vero capoluogo di regione.

Le immagini sono di proprietà esclusiva dell'Ing. Arch. Roberto Robilotta, è vietata la riproduzione anche parziale senza relativa autorizzazione.

Sezione: Focus / Data: Mer 13 dicembre 2023 alle 16:05
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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