I 31 punti del girone di andata dell'Igea Virtus e il terzo posto sono la conferma di un lavoro che ormai la società barcellonese sta portando avanti da qualche stagione, riuscendo a coniugare la voglia di emergere del direttore dell'area tecnica Salvatore Grasso e dell'allenatore Peppe Raffaele. Un lavoro di sinergia costante che, soprattutto, negli ultimi due campionati di Serie D, ha permesso al club di imporsi a livello nazionale per l'attenzione sui giovani.
 

Dopo Cozza, Di Grazia, Lescano e Longo (gli ultimi due ingaggiati dal Parma), il direttore Grasso si è ripetuto portando a Barcellona Kevin Biondi, il miglior classe 1999 della categoria, Silvio Merkaj, classe 1997; e il giovane bomber Luis Kacorri, classe '98 e a segno 6 volte in campionato, Luca D’antonio, '98.
La passione e la professionalità, acquisita e migliorata con anni di gavetta (partendo dalla Prima categoria, 3 tornei vinti in 5 anni con diversi allenatori), sono le caratteristiche principali, ma non uniche, di Grasso che vive l'Igea Virtus a 360 gradi, riescono a trarre il 100% da gruppo in ogni occasione e sacrificano anche tempo al lavoro e alla famiglia. I risultati stanno dando ragione al direttore e al mister, perchè confermarsi è sempre difficile, soprattutto alla guida di un club virtuoso che, come pochi altri, riesce ad allestire una squadra valida con un budget ridotto. C'è sicuramente maggiore attenzione, adesso, intorno al mondo igeano e gli ottavi di Coppa Italia contro il Potenza sono un'altra vetrina di livello nazionale.

Sezione: Le avversarie / Data: Mer 03 gennaio 2018 alle 14:16 / Fonte: calciodelsud.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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