Tra i tanti meriti che indubbiamente vanno attribuiti a mister Giuseppe Raffaele vi è l’acquisizione stabile di un’identità ben definita.Il Potenza ha un'idea di gioco e di interpretazione delle gare che trova il suo punto cardine in un centrocampo quello dei lucani che vanta al proprio interno interpreti di assoluto livello.

Un reparto quello mediano che permette un legame continuo tra difesa e attacco capaci di agire come un unico e sinuoso corpo. Un collettivo conscio delle proprie virtù, al momento capace di nascondere limiti o punti critici.

Tale condizione psicologica, prima ancora che fisica o tattica, consente ti interpretare partita dopo partita con una sicurezza fondamentale. Dal fischio d’inizio infatti Dettori  e compagni perseguono il risultato massimo cercando di imporre il proprio gioco. L’aggressione degli avversari, effettuata in modo intelligente e senza una elargizione smodata e miope d’energie, in alcuni tratti di gara lascia spazio alle iniziative avversarie in attesa che possano scaturire spazi e occasioni per colpire di rimessa.

Atteggiamento che coniuga azione, tempestività, concretezza, ma soprattutto pazienza. Una pazienza che poggia sulla consapevolezza, sulla convinzione nella bontà del lavoro di un gruppo unito e coinvolto.In mezzo al campo tutti sanno essere utili con i centrocampisti rosso-blù che con qualunque modulo sanno farsi rispettare.

L’entusiasmo e l’ingente bottino di punti e vittorie, necessari da un lato, dall’altro sublimano il tutto.Il Potenza non vuole smettere di stupire, d’altronde senza fretta e eccessivi trionfalismi tutto è possibile.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 22 novembre 2019 alle 20:43
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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