Nonostante il silenzio stampa imposto dalla società, Mariano Stendardo (a cui è stata prescritta una prognosi di dieci giorni) ha rotto gli induci ed ha parlato, attraverso il proprio profilo Facebook, sulla vergognosa aggressione dei giorni scorsi. “Ciò che è accaduto ieri rappresenta un gesto vile e vergognoso che non ha leso soltanto i diritti di noi calciatori ma ha mortificato e annientato i valori dello sport – ha scritto il difensore – . Essere stati aggrediti verbalmente e fisicamente, con calci e pugni da personaggi violenti armati di coltelli,spranghe,bombe , mi ha davvero spaventato e ha turbato profondamente il mio Stato d’animo.

Personalmente sono molto deluso per due ragioni – ha proseguito il centrale – : la prima è che siamo stati accusati di aver venduto una partita di calcio e questo è inaccettabile dopo aver dato sempre il massimo in campo con i miei compagni di squadra per il Taranto. La seconda è che nella vita e nel calcio mai mi era capitato di vivere una situazione del genere, ossia quella di subire un’aggressione così violenta senza alcun tipo di tutela e sorveglianza, che non mi ha colpito soltanto fisicamente ma ha leso soprattutto la dignità, la morale e la lealtà di tutti noi calciatori. Ho già contattato L’AIC che è intervenuta tempestivamente, ho apprezzato moltissimo la solidarietà del presidente Gravina e adirò le vie legali – ha concluso Stendardo – per tutelare la mia persona e la mia famiglia affinché sia fatta giustizia per me e per i miei compagni di squadra”.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 24 marzo 2017 alle 13:58 / Fonte: salentosport.net
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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