Il Potenza si è presentato alla città nello scenario di Piazza Mario Pagano

Iniziativa del Potenza Calcio che ha voluto presentarsi alla città nella cornice di piazza Mario Pagano, al Centro Storico, con un palco modulare dove sono saliti, per ruolo i vari calciatori. Dopo la passeggiata per le strade del Centro iniziata dalle scale mobili Santa Lucia e fermata obbligatoria alla Torre Guevara per foto di rito la compagine rossoblu ha ripercorso via Pretoria e le vie laterali e fatto il suo ingresso in piazza "Prefettura" dove è stata presentata dal potentino Antonio Gerardi, Dj, attore e uomo di musica e spettacolo forse un po' lontano dal mondo del calcio e, probabilmente anche dalla città di Potenza, come lui stesso ha ammesso. Veloce, velocissima la manifestazione con tempi dettati anche dal presentatore designato, che non non ha gradito già da subito alcuni cori dei tifosi rossoblu presenti in piazza e non essendo stato ascoltato sulla "contestualizzazione" dei ritmi del tifo alla presentazione ha ben deciso di lasciare palco e compagnia, troppo condizionato professionalmente, probabilmente, dai tempi dettati dai copioni e dalle scalette che in una manifestazione con la curva sono difficilmente applicabili.

Rimedio e serata ripresa come il pareggio a Messina grazie alla partecipazione straordinaria del responsabile della comunicazione del Potenza Michele Cignarale e poi dalla salita sul palco di Vittorio Laviano che ha concluso una manifestazione dove non proprio tutto è andato come da "copione" ma che ha dato modo di far conoscere alla città la squadra, ancora da completare, ma che ha visto il saluto video di Rosafio, neo rossoblu, da Milano e un incitamento, sempre in video, da parte di Adani e Ventola, mancava Sbraga influenzato. Presenti oltre al presidente Donato Macchia che ha fatto gli onori di casa, il Sindaco Telesca, l'Assessore allo Sport Nardiello e la vicesindaco, con delega al Centro Storico, D'Andrea per la parte istituzionale, poi i rappreentati dei commercianti del Centro Storico che ha presentato numerose vetrine bardate di di rosso e di blu. Ora la parola torna al campo.