Il mese di luglio è, da sempre, un per periodo di relax e vacanze per i giocatori e lo staff del CUS Potenza Rugby. Quest'anno, invece, gli Universitari sono alle prese con la pianificazione della prossima stagione. È stata, questa appena trascorsa, una settimana frenetica caratterizzata dal susseguirsi di riunioni del direttivo del sodalizio nero-verde nelle quali si è affrontata la novità più eclatante di questo inizio stagione: la proposta, arrivata dalla Federazione, di un ripescaggio in C1.

Notizia accolta con grande entusiasmo tra le fila degli universitari e che rappresenterebbe il giusto coronamento dei risultati ottenuti negli ultimi anni. I leoni nero-verdi hanno, infatti, vinto il campionato 2015/2016 e si sono classificati al secondo posto nella scorsa stagione a soli 3 punti dal Salento Rugby, vincitore del torneo. Il campionato dei lucani è stato comunque di altissimo livello e il fatto di essersi classificati come una delle migliori seconde della C2, ha permesso proprio ai potentini di avere questa chance per fare il salto di categoria.

La questione è tuttavia complicata, l’intera rosa è essenzialmente costituita da ragazzi universitari potentini e dell’hinterland, tutti dilettanti. Perciò il confronto con la realtà di una categoria superiore richiederebbe un impegno ancor più consistente forse non conciliabile con gli impegni universitari dei ragazzi. Inoltre il processo di inserimento in prima squadra dei ragazzi provenienti dalla U18 risulterebbe ancor più difficile vista la differenza agonistica tra le serie.

A complicare ulteriormente le cose, ci sono diversi elementi che frenano l’entusiasmo ai dirigenti potentini. In primis vi è la questione “campo”, difatti anche quest’anno il Campo Scuola di Macchia Romana, storica casa dei leoni, non sarà disponibile ed obbligherà gli Universitari a giocare lontani dal capoluogo le partite casalinghe come già avvenuto nella stagione scorsa, se pur accolti con entusiasmo dalla vicina Oppido Lucano. La condizione di “esiliati” non è di certo la migliore per affrontare un campionato competitivo come la C1.

“Per noi sarebbe un grande onore nonché fonte di orgoglio avere la possibilità di disputare una serie superiore come la C1 – ha dichiarato il Coach del CUS Potenza Rugby Giovanni Passarella – È un’occasione davvero allettante per la crescita della nostra squadra giocare in una categoria certamente più competitiva. La questione “campo” ci taglia, però, le gambe. Sono convinto che una squadra quasi interamente composta da ragazzi universitari potentini meriterebbe un sostegno ed una considerazione degni dei risultati raggiunti, da parte dell’Amministrazione Comunale della città, il cui nome viene portato in giro con orgoglio da questi ragazzi per tutti i campi delle regioni limitrofe.  La negligenza di chi, per il secondo anno consecutivo, non è stato capace di completare i lavori previsti in tempo utile rispetto alla scadenza delle iscrizioni al campionato, non ci permette di pianificare la stagione. Come lo scorso anno, questo nuovo esilio ci impedisce di disporre degli spazi necessari ad incrementare il numero degli allenamenti precludendoci, di fatto, l’eventuale salto di categoria.”

Il direttivo nero-verde si è comunque preso del tempo, non molto in verità, per dare una risposta alla Federazione, ma a meno di miracoli sulla questione campo, l’eventuale salto in C1 resterà una chimera.
 

Sezione: Succede in Basilicata... / Data: Dom 16 luglio 2017 alle 11:16 / Fonte: Cus Potenza Rugby.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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