Ufficiale il protocollo per le partite nel periodo dopo Covid -19. La Figc lo ha diffuso ed i criteri sono molto stringenti. Per l’applicazione dello stesso servirà l’ok del Comitato Tecnico Scientifico e del Governo: giovedì 18, probabilmente, la parola definitiva su tutto, date comprese. Il protocollo è per la serie A, ma è evidente che sarà replicato anche per serie B e serie C.

POSITIVITA‘.  Confermati i criteri degli allenamenti: una settimana in isolamento il calciatore eventualmente colpito da Coronavirus, il resto della squadra in ritiro per 14 giorni, con possibilità di allenarsi.

SOLO IN 300 ALLO STADIO. Niente pubblico, ovviamente, ma anche 300 persone in tutto – compresi calciatori e gli staff delle società- all’interno dello stadio. Numeri che si abbasseranno per la serie C, in modo proporzionale. Tre le aree in cui sarà diviso lo stadio: Interno stadio (area tecnica e sportiva che comprende terreno di gioco, recinto di gioco inclusa area tecnica, tunnel giocatori e area spogliatoi); Tribune (area media e tribuna stampa che comprende spalti, aree media e sale di controllo); Esterno stadio ( compound tv ed i parcheggi per i pullman e le auto, ovvero le aree esterne all’impianto).

Si potrà accedere per fasce orarie nell’arco di 10 ore, ogni due ore, con massimo 130 persone per ciascuna zona. Interno stadio prevede da 10 a 106 persone, la tribuna da 18 a 118, l’esterno stadio da 56 a 109, per un totale, appunto di 300 persone, tutte controllate e con autocertificazione. Il gruppo squadra in trasferta sarà di 60 persone.

Nel dettaglio, sempre per la serie A, ecco i numeri: calciatori, staff tecnico, match analyst massimo 80 persone; delegazione società ospitante massimo 8; delegazione ospiti massimo 4; ufficiali di gara e var 7 (qui ovviamente, in serie C, mancando il quarto uomo ed il Var il numero si riduce); servizio medico 12;  presidio igienico e pulizie 6; raccattapalle (6, tutti maggiorenni); sicurezza 45; Match organization, procura/delegati Lega e antidoping 4; operatori tecnici 23; giornalisti 10 (qui come vedremo sotto, c’è una dura nota di Fnsi e Ussi); fotografi 10; produzione tv 65; licenziatari tv 20.

ARRIVI E PERCORSI. Ci saranno percorsi separati per le squadre, che arriveranno in orari diversi, mascherine per tutti. Gli arbitri non potranno viaggiare insieme e dovranno essere allo stadio  un’ora e 45 minuti prima, gli ospiti un’ora e 40 prima viaggiando su almeno due pullman, quella di casa un’0ra e mezza prima con auto proprie. Pullmann e spogliatoi (senza riprese video) dovranno essere sanificati. Nello spogliatoio degli arbitri potranno entrare solo i direttori di gara e l’accesso sarà vietato a tutti gli altri tesserati. Gli arbitri dovranno sanificare gli orologi e tutti gli strumenti utilizzati. I kit e le distinte di gara, controllati un’ora prima dell’inizio e collocati su una postazione all’esterno dello spogliatoio: non ci sarà quindi l’appello nominale dei direttori di gara. Infine, ma questo è contemplato come una possibilità laddove ci siano gli spazi, titolari e riserve verranno divisi in ambienti diversi.

QUESTIONARIO COVID.  Ci sarà da compilare un questionario, per tutti nel quale in otto domande si dovrà comunicare e negli ultimi 14 giorni ha avuto: febbre, tosse, dolori alla gola o al corpo, problemi respiratori, riduzione gusto o olfatto, contatto con pazienti contagiati, esposizione ad aree di rischio e se si è già sottoposto al test. Ci sarà ovviamente un controllo sanitario. La società organizzatrice dovrà costituire un Comitato per la revisione della documentazione Covid-19 con la composizione necessaria del delegato gestione evento, responsabile sicurezza sul lavoro, medico competente.

REQUISITI IGIENICO- SANITARI. Niente catering nè cibo di alcun genere allo stadio, verrà posizionato gel disinfettante in ogni parte dello stadio; le stanze utilizzate dovranno essere arieggiate 3 o 4 volte al giorno per almeno dieci minuti. Ci saranno a disposizione mascherine, gel disinfettante, guanti monouso, separatori per i lettini. Uso moderato di macchinari fisioterapici e medici come ultrasuoni, onde d’urto ed altro, che ovviamente non possono essere vietati del tutto se necessari.Previste sale di isolamento e sale antidoping separate.

IN CAMPO. Cerimoniale ridotto al minimo, senza mascotte o bambini, nè foto di squadra, ingressi in momenti diversi per le squadre. Nessuna stretta di mano o cerimoniale di alcun genere sarà consentito, i giocatori dovranno stare ad un metro e mezzo dall’arbitro e soprattutto non potranno protestare con gli ufficiali di gara.Nessun raduno generale alla vigilia della partita, nemmeno per gli arbitri. .Il riscaldamento sarà contingentato e si eviteranno assembramenti: le squadre entreranno sul terreno di gioco 50 minuti prima, gli arbitri a mezz’ora dal fischio d’inizio. Le panchine saranno ampliate e sarà possibile usare le tribune. I giocatori berranno in bottigliette personalizzate e si raccomanda l’uso di docce singole. Vietate vasche del ghiaccio e idromassaggio. Uso di guanti per tutta l’attrezzatura. er l’antidoping dovranno essere previste due sale distinte per separare i calciatori sorteggiati, con percorsi di accesso separati. Va prevista inoltre una stanza di isolamento.

GIORNALISTI Il lavoro dei pochi giornalisti che accederanno finirà al 90′ perchè le sale stampa (non la tribuna stampa), resteranno chiuse. I van delle produzioni tv chiusi a chiave dall’interno con accesso controllato dalle stesse. Nel dopogara sarà la società di casa  a dover garantire di fatto lo svolgimento delle interviste – situazione molto difficile per i club di serie C – Non è prevista la conferenza stampa sul modello Formula 1, quindi preconfezionata, ma per garantire la possibilità di fare domande: quindi domande da studio tramite auricolare sanificato e monouso, o mini speaker audio, per limitare la prossimità tra gli appartenenti al Gruppo Squadra e il resto del personale presente allo stadio.

Sul diritto all’informazione sono intervenuti, con una nota Fnsi e Ussi (Unione stampa sportiva italiana): “In vista della auspicata ripresa dei campionati, la Federazione Nazionale Stampa Italiana e l’USSI sottolineano l’esigenza di garantire, pur nel totale rispetto delle misure sanitarie necessarie, l’esercizio del diritto-dovere di informare. Si ricorda infatti che il blocco di tutte le competizioni e manifestazioni sportive ha creato una situazione di gravissima crisi e di reale disagio nel settore dell’editoria sportiva. nche in considerazione di questo si chiede di considerare con grande attenzione la necessità di consentire a giornalisti, fotografi e cineoperatori, di agenzie e freelance, il diritto al lavoro: diritto che in questi ultimi mesi, per i ben noti motivi, è stato compresso in modo gravissimo”.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 25 maggio 2020 alle 21:52 / Fonte: calciofere.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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