Era il 1950 quando un giovane di nome Vittorio vendeva i quotidiani – forse l’unico giornale che circolava all’epoca – ai potentini che affollavano via pretoria, centro storico della città e, per i tempi, cuore pulsante delle attività dell’intero capoluogo.
Il suo ruolo era quello di Strillone, ovvero colui che – come la tradizione cinematografica americana di quegli anni ha consegnato alla memoria collettiva – urlava i titoli dei giornali per strada incuriosendo i potenziali acquirenti.

Dieci anni dopo il suo lavoro continuò poco più avanti presso un chiosco piazzato perfettamente ad angolo tra quella che all’epoca era piazza del sedile – oggi piazza Matteotti- il palazzo di città e la sede della banca d’italia.
Da allora l’edicola ha seguito altre due linee di generazioni, da Vittorio Raggi infatti è passata alla figlia Rosa e al genero Franco Romano, fino ad arrivare, negli ultimi anni, alla gestione di Rocco, l’ultimo erede dell’attività.

È stato lui eri ad alzare per l’ultima volta la saracinesca dell’edicola, dopo 15 anni di presidio costante, perché da domani inizierà una nuova carriera professionale.
 

Sezione: Succede a Potenza... / Data: Gio 01 febbraio 2024 alle 09:49 / Fonte: trmtv.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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