Siamo alle solite: ne ha combinata un'altra delle sue. Voi penserete: Balotelli? Cassano? Suarez? Ebbene no: si tratta del ben più modesto Antonio Vacca da Napoli. Il calciatore ex giallorosso non ha perso l'occasione per dimostrare ancora una volta al pubblico la sua "immensa" professionalità e il suo delicato "savoir faire".

La sua conferenza stampa, dopo il breve bollettino sulle sue condizioni di salute in cui dimostra di saper imparare a memoria il nome di un muscolo (era il soleo quello in questione n.d.r.), comincia subito con un battibecco con un giornalista beneventano. Alla domanda sul gestaccio rivolto ai tifosi giallorossi all'uscita dal campo, il nostro "pluri-dipinto" calciatore risponde con estrema delicatezza e tatto: "Sei di Benevento? Cu te nun ce parl propr" (che tradotto in italiano sarebbe "Con te non parlo proprio"). Quando gli viene fatto notare della sua "poco professionale" risposta, egli risponde che prima di tutto è un uomo. E poi c'è il tocco dell'artista, l'uscita che da l'idea della "genialità" del nostro "eroe": "Se non mi credete, chiedete alle donne di Benevento".

A questo punto la questione si allarga. A prescindere dall'elevato grado di volgarità della risposta stessa, una frase del genere va contro ogni minimo di etica richiesta ad un calciatore professionista. Qui non si tratta più di saper calcare un campo da calcio, ma di rispetto nei confronti della intera comunità femminile di Benevento. Se possibile vi è anche un'aggravante: l'esponente dell'ufficio stampa del Foggia seduto accanto a Vacca durante la conferenza era una donna! Davanti ad una volgarità del genere la dirigente rossonera non ha, come ci si sarebbe potuto aspettare, allontanato il calciatore e chiesto scusa ai colleghi beneventani presenti ma ha sorvolato con molta non chalance sulla questione e si è allegramente andati avanti in mezzo ad altre simpatiche amenità.

Tra gli altri "colpi di genio" messi a segno dal "campioncino" dei satanelli, un altro che merita attenzione è quello riguardante il commento sulla gara. Nel dire che il Benevento non ha azzeccato nemmeno 3 passaggi di seguito, Vacca dice: "Sembrava che la partita di oggi fosse Foggia-Cerignola", volendo paragonare il Benevento alla squadra che milita nel campionato di Promozione pugliese. Dove sta la gaffe? Il Cerignola è l'unica squadra europea a non aver perso una partita negli ultimi due anni e al momento si trova in vetta al campionato con 20 punti di margine sulla diretta inseguitrice. Quando gli viene fatto notare il particolare, il calciatore cerca una vana "arrampicata sugli specchi" per giustificare il paragone ma ottenendo solo i commenti irati dei sostenitori del Cerignola che, nel frattempo, erano venuti a conoscenza della infausta uscita. 

Piccola chiosa finale. Un calciatore che si renda protagonista di "uscite" del genere è già un qualcosa di molto grave e non tollerabile ma la situazione è stata aggravata dal mancato intervento della società rossonera che non ha né interrotto la conferenza stampa e né, al termine della stessa, fatto le proprie scuse ai giornalisti beneventani presenti per le frasi dette da un proprio tesserato e che offendono una intera comunità. Ci auguriamo che possa esserci un seppur tardivo ravvedimento di società e calciatore: le scuse non servirebbero certamente a lavare l'offesa perché ormai il danno è fatto ma almeno salverebbero le apparenze davanti all'opinione pubblica.

Antonio Vacca.
Sezione: Primo Piano / Data: Lun 01 febbraio 2016 alle 02:00 / Fonte: Iamcalcio.it
Autore: Redazione TuttoPotenza
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