Napoletani invadenti e maleducati. Questa la sintesi dell’intervista rilasciata a una radio messicana dall’ex centrocampista azzurro Walter Gargano. Il giocatore uruguaiano, in forza al Monterrey, riserva parole ingrate alla città dove ha vissuto per sei anni, dove ha conosciuto l’amore (Miska Hamšíková, sorella di Marek Hamsik) e dove sono nati i suoi due figli. 

IL PRECEDENTE – Già in passato Gargano aveva deluso i tifosi napoletani con dichiarazioni d’amore nei confronti dell’Inter dove si era trasferito da pochi giorni al termine di un quinquennio in azzurro. Più volte i supporter azzurri lo hanno fischiato da avversario. Poi nell’estate del 2014 il clamoroso ritorno dopo un’altra esperienza con la maglia del Parma. Per Gargano non è stato facile ricostruire il rapporto con i tifosi, migliorato con il passare dei mesi a suon di buone prestazioni. Fino all’epilogo della scorsa estate, quando il centrocampista è volato in Messico per indossare la maglia del Monterrey.

FURIA LAVEZZI – Nel corso dell’intervista, Gargano si è soffermato anche sul rapporto con Mazzarri e Benitez raccontando alcuni episodi inediti. “Con Benitez non ci sono stati problemi, mi ha voluto lui e sono tornato a Napoli grazie a Rafa. L’Inter voleva comprarmi, poi arrivò Mazzarri e con lui c’erano delle divergenze d’opinione. Ho molto carattere e questo ha influito nel nostro rapporto. Ha avuto problemi anche con Lavezzi e non è stato riconoscente con me. Ci fu un giorno in cui il Pocho voleva picchiarlo e io lo fermai. Mazzarri voleva avere sempre l’ultima parola, aveva un carattere particolare e noi eravamo giovani e ribelli. Non gli piaceva che bevessimo il mate negli spogliatoi e che ascoltassimo la nostra musica”.

“NON CAPISCO MIO COGNATO” – La chicca finale Gargano la riserva Marek Hamsik, fratello della moglie. “E’ un calciatore fantastico, che ha rifiutato offerte da Manchester, Juventus, Milan, Inter. E non ho ancora capito il perché…”. 

 “PICCHIAI MONTERVINO E IL FIGLIO DEL PRESIDENTE” – Nella seconda parte dell’intervista alla radio messicana, Walter Gargano ha ammesso di aver alzato le mani sei anni fa contro l’allora capitano del Napoli Francesco Montervino e contro Edo De Laurentiis, figlio del presidente. “Nei primi sei mesi in azzurro, col capitano, Francesco Montervino. Durante un allenamento ci fu uno scontro di gioco, lui mi diede uno schiaffetto sul viso, come se volesse dire “stai zitto, piccolino”. Pensava che non avrei reagito, ma mi arrabbiai e all’epoca non pensavo molto a quello che facevo, aveva sbagliato persona. Gli diedi un paio di colpì e non reagì, poi cercò di spaventarmi dicendo ’ti ammazzo!’, una cosa che loro fanno spesso lì, e io gli dissi che  a me non piace parlare, e se voleva litigare ero lì a disposizione. Ricordo che Lavezzi mi diceva ‘picchialo, picchialo’! Sono errori che uno commette quando è giovane…”. Su Edo De Laurentiis aggiunge: “Tornavamo da una partita contro la Lazio, a Roma. Il Pocho è una persona solare, e nel bus mise la sua musica. Il figlio del presidente la sostituì con uno dei film di De Laurentiis, che è un produttore cinematografico e ne produce vari, peraltro molto brutti. Lui all’epoca non era il vicepresidente del Napoli come lo è oggi, è un ragazzo giovane, ha due anni in più a me, ma visto che non sa fare altro lo hanno inserito nel club. Si arrabbiò quando tutti i calciatori iniziarono a fischiare, io ero seduto al mio solito posto, e visto che non ebbe il coraggio di parlare col Pocho venne da me. Mi diede uno schiaffo sulla gamba dicendo ‘vi ho detto che non dovete fischiare!’, e io gli dissi tranquillamente ‘stai sbagliando, non ho fatto niente, il film non mi disturba, sto ascoltando un po’ di musica’. Dopo un po’, un’altra volta, Lavezzi mi sussurrò nell’orecchio ‘Picchialo, picchialo, picchialo’… Io avevo una personalità aggressiva, non era mia abitudine fare a botte e ancor meno col figlio del presidente. Gli diedi uno schiaffone davanti a tutti, mi disse ‘t’ammazzo’ e gliene diedi un’altro. Arrivammo a Castel Volturno, scesi dal bus senza zaino e gli dissi ‘andiamo a litigare’, ma lui mi chiese scusa, dicendo di aver sbagliato. Non successe più nulla”.

Intanto in Basilicata è presente un paese che ha sempre tifato Gargano... ed è Marsico Nuovo,in provincia di Potenza, che stravede per lui e tifava Napoli ai tempi della militanza del centrocampista in azzurro. Qui sono nati i nonni paterni del centrocampista uruguagio ed è grazie ai suoi antenati che ha potuto ottenere la doppia nazionalità. Gargano ha già visitato una volta il piccolo centro lucano (5mila abitanti)...

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 04 maggio 2016 alle 21:27
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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