La vittoria ottenuta nel recupero con il Catania, oltre a far salire di prepotenza nei piani nobili la Paganese di Erra, ha messo in risalto anche un altro aspetto: un affascinante mix generazionale. L’esperienza, la voglia di stupire a 40 anni e passa di un giovanotto di belle speranze di Torre Annunziata, tale Francesco Scarpa, mezzala, trequartista, esterno d’attacco, punta centrale e chi più ne ha più ne metta, miscelata con la freschezza di un giovane rampollo, un classe 2001, Giuseppe Guadagni, “scartato” dal Napoli e messo sotto l’ala protettiva dal suo procuratore, l’ex atalantino Guglielmo Stendardo, fratello del difensore azzurrostellato Mariano. Ventidue anni di differenza tra i due ma un comune denominatore: l’innata e incredibile passione per il gioco del calcio. Capitan Scarpa, nel 2001, anno in cui il giovane Giuseppe veniva al mondo, giocava con la Cavese, in C2, guidata da una vecchia conoscenza del calcio paganese quale Vittorio Belotti, collezionando 21 presenze e 4 reti, per poi compiere il salto di qualità incantando la platea dello Zaccheria con la maglia del Foggia. Da allora, un’escalation di successi e di grandi stagioni con Paganese, Salernitana, Taranto, Portogruaro, Savoia, Sorrento e da tre anni ancora quella che è diventata la sua seconda pelle, la maglia azzurrostellata. Scarpa è nella top five dei più presenti di tutti i tempi, classifica guidata dall’inossidabile Gigi Di Giaimo. Tante le soddisfazioni arrivate per lui a Pagani, come il salto in serie B alla Salernitana e le ali tarpate dall’allora patron dei granata Lombardi ad una possibile cessione all’Atalanta, passaggio sfumato per le esose richieste del cartellino. Ciccio, come affettuosamente lo chiamano i tifosi della Paganese, non ha nessuna voglia di smettere. Anzi, la voglia di trasmettere i suoi insegnamenti al giovane Giuseppe è uno sprone per continuare ad essere protagonista. E, in effetti, Guadagni vede in Scarpa il calciatore da cui attingere e rubare segreti, per farsi trovare pronto alla chiamata dell’allenatore. Il 18enne bomber, dopo aver spopolato con la maglia della Berretti azzurrostellata, sfiorando lo scudetto di categoria, quest’anno in ritiro, grazie alla sua voglia di crescere, ha convinto Erra ad aggregarlo alla prima squadra . Per lui, sinora, sette presenze di cui le ultime cinque da titolare contro Bari, Bisceglie, Casertana, Catanzaro e Catania, condite da due reti importanti che hanno fruttato alla Paganese due vittorie, una in trasferta al Pinto con la Casertana e un’altra al Torre, l’altro giorno contro il Catania.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 13 dicembre 2019 alle 21:39 / Fonte: La Città Di Salerno.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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