La procura di Potenza prova a “stoppare” il percorso verso il sì alla messa alla prova per i 24 tifosi della Vultur Rionero coinvolti nei fatti che lo scorso 19 gennaio avevano portato alla morte di Fabio Tucciariello, il supporter bianconero investito e ucciso dall’auto guidata dal tifoso del Melfi, Salvatore Laspagnoletta.

Dopo che la scorsa estate il gup del tribunale di Potenza, Teresa Reggio, aveva accolto le istanze di sospensione del procedimento per messa alla prova all’esito della valutazione del piano da concordare con l’Ufficio di esecuzione penale esterna (Uepe), ieri mattina il procuratore Francesco Curcio ha deciso di presenziare in udienza insieme all’aggiunto Maurizio Cardea per sollevare un’eccezione di legittimità costituzionale rispetto all’applicazione, nel caso di specie, dell’articolo 168 bis del codice penale (quello che regola la sospensione del procedimento per la messa alla prova degli imputati). Tralasciando i tecnicismi e i cavilli giudiziari di difficile comprensione, per la procura di Potenza i fatti di cui si sono macchiati gli imputati sono troppo gravi, e in caso di condanna porterebbero a pene così elevate da rendere inapplicabile lo strumento della messa alla prova.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 20 ottobre 2020 alle 19:04 / Fonte: lanuova.net
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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