È un Caiata amareggiato quello che si presenta in sala stampa al Viviani a commentare il deludente pareggio del Potenza con il Monterosi. Partita iniziata male con il cattivo funzionamento del nuovissimo impianto audio e il presidente chiede scusa, anche se non dipende dalla società, per quanto successo: "Prima di tutto dobbiamo chiedere scusa perché all’inizio della partita abbiamo osservato un minuto di silenzio per la scomparsa del presidente Piero Rinaldi purtroppo, non l’abbiamo potuto annunciare al microfono perché non ha funzionato l’impianto di amplificazione. Non abbiamo nemmeno potuto leggere le formazioni e non abbiamo potuto svolgere due appuntamenti previsti per oggi perché non ha funzionato l’impianto audio".

Prestazione opaca. "Detto questo, -continua il patron rossoblu- sono rammaricato ed è un’espressione gentile. Oggi la squadra non mi è proprio piaciuta non si possono commettere questi errori, forse qualcuno deve tornare con i piedi a terra. Qua bisogna pedalare, correre perché fenomeni non ci sono, c’è una squadra che rende se corre, se si danna l’anima. E questo è quello che dobbiamo fare. Non dobbiamo coccolarci con le prestazioni, ora servono i punti".

La partita. Prosegue Salvatore Caiata: "Questa è una partita che con la giusta cattiveria avremmo potuto vincerla. Poi abbiamo anche rischiato di perderla perché quando subisci gol all’89’ pensi di perderla. Ci fa gol sempre questo giocatore (Mbende, NdR). Poi pareggiarla al 90' non mi dà conforto. Questa è una partita che doveva darci tre punti. Ora mi aspetto una grande partita ad Avellino, la voglia di andare a vincere non di piacersi perché dobbiamo fare assolutamente risultato".

L'arbitraggio. "Noi chiediamo di essere rispettati, -conclude Caiata, calmo, serafico e senza polemica- perché a Catanzaro abbiamo preso un rigore al 90’ per un soffio e poi oggi vedere due o tre occasioni come quelle capitate oggi e dove non è stato dato il rigore, ci rammarica. Penso che il metodo di condotta debba essere, per rispetto di tutti, uniforme per tutti. Non parliamo più di arbitraggio nè ne discutiamo però è necessaria uniformità di giudizio altrimenti è mortificante per chi vive in questo mondo e profonde sacrifici. Se il fallo di mani è rigore, è sempre rigore altrimenti non lo è e non va fischiato mai".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 19 settembre 2021 alle 18:50
Autore: Redazione 3 TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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