Gennaro Esposito è il classico “centrocampista dai piedi buoni”, un regista che detta i tempi delle giocate ma mette anche tanta quantità  nei suoi 90 minuti, dote che lo rende un frangiflutti di assoluto valore quasi necessario in un reparto dove abbondano i piedi buoni ma mancano forse elementi capaci di distruggere il gioco altrui. Nato a Napoli il 18 Marzo del 1985, Esposito è un destro naturale, prodotto del vivaio partenopeo. Completata la trafila delle Giovanili è Simoni che lo fa debuttare nel professionismo in seguito all’emergenza infortuni del centrocampo azzurro, in un Vicenza-Napoli del 19 Marzo 2004 (un regalo di compleanno per lui). La gara viene decisa dalla rete di  Juri Tamburini ed Esposito raccoglie in quell’anno 5 spezzoni di partita, prima del fallimento del club che porta all’arrivo di Aurelio De Laurentiis al timone.

In quell’estate caratterizzata dal Lodo Petrucci, il suo cartellino passa al Siena, con cui debutta in Serie A: è il 22 gennaio del 2006 ed in panchina c’è Gigi De Canio che sul 3-0 per il Milan (doppietta di Kaka e rete di Shevchenko) inserisce a pochi secondi dal 90′ Esposito per Chiesa. Quegli spiccioli del “Franchi” resteranno gli unici in Serie A della sua carriera. Una settimana dopo, i toscani trovano l’accordo e lo mandano al Sassari Torres in C1, dove si toglie lo sfizio di realizzare una rete nel pareggio di Pisa per 1-1 (gol neroazzurro di un altro ex granata, Eddy Baggio). In quel Sassari Torres allenato da Cuccureddu, figuravano tra i pali Salvatore Pinna, in mediana Alessandro Frau ed in attacco Evacuo e Tozzi Borsoi.

Nella stagione successiva rientra a Siena solo per qualche giorno, il tempo di trovare l’accordo per il prestito alla Juve Stabia, pagina tra le più liete della sua carriera, ma che non gli basta per la svolta: trova continuità  di utilizzo e di rendimento con 31 presenze (ed una rete) nella positiva stagione che vede le “Vespe” classificarsi al 7° posto. Anche qui abbondano le vecchie conoscenze granata che lo affiancano in campo: da Geppino Rinaldi a Massimiliano Caputo, da Alessio Galantucci al salernitano che siede in panchina: Ezio Capuano.

Torna a Siena nel 2007 ed il girone di andata alla casa madre fa pensare che i grandi palcoscenici siano vicini; invece nel gennaio 2008 va in prestito al Cesena di Castori che lo utilizza poco e retrocede dalla B alla Prima Divisione. Vi ritorna anche Esposito nell’ultima stagione in prestito da giocatore del Siena: nel 2008/09 è Gallipoli la destinazione prescelta dove entra a far parte di una squadra stellare. Ginestra, Di Gennaro, Mounard, Molinari e Generoso Rossi solo per citarne alcuni e con Giannini in panchina i pugliese volano. Lui scende in campo 33 volte ed arriva il “double” campionato-SuperCoppa (proprio in finale col Cesena), ma Esposito non farà  parte di quella squadra allo storico debutto in B. Esaurito il suo rapporto con il Siena è il Verona a contrattualizzarlo nel 2009 per cercare di ripetere l’assalto alla B riuscito ai salentini un anno prima. Con Remondina prima e Vavassori poi in panchina, gli scaligeri riescono a mantenere il primo posto fino all’ultima giornata. Esposito si conferma su ottimi livelli e mette da parte 32 presenze, compresa quella della debacle casalinga per mano del Portogruaro del 9 maggio che consegna la serie B alla squadra di Calori  e la toglie al Verona davanti a 25 mila spettatori. Esposito è perno anche del Verona che centra la promozione un anno dopo tramite playoff: ritrova Giannini nel girone di andata caratterizzato anche da un centro su rigore all’Arechi di Salerno, inutile perchè i granata vincono con gol di Fava e Litteri. Inutile anche il gol nel ko di Gubbio (sempre per 2-1), ma alla fine in un modo o nell’altro, la B arriva. Non per Esposito, che Mandorlini vede più per le sue gag alla presentazione della squadra, nella tristemente famosa serata del “ti amo terrone” che qualcuno non gli ha perdonato, che in campo. Le critiche feroci di mezza Italia si abbattono su Esposito e Maietta che – chiamati in causa dal tecnico – appaiono divertiti dalla situazione. Gli scaligeri lo prestano nel 2012/13 al Perugia, dove è il titolare della squadra che manca la B ai playoff contro il Pisa di Sbraga. Chiuderà  la stagione con 27 presenze ed una rete (nell’1-1 del “Partenio” contro l’Avellino).

Tre anni fa Esposito gioca pochissimo a Salerno per via di vari infortuni mentre due anni fa in Lega Pro a Venezia mette a referto 23 gare giocando un buon campionato con i veneti.Lo scorso anno il play non ha giocato rimanendo inattivo anche per beghe burocratiche e adesso ecco lo sbarco a Potenza per volontà dei presidenti Vertolomo e Vangone e con la benedizione del suo mentore Ezio Capuano...

Oltre a quei pochi secondi in Serie A c’è anche uno sprazzo di azzurro per Esposito: il 12 novembre del 2005, Claudio Gentile lo schiera titolare nell’amichevole dell’Under 21 in Austria, decisa da una rete di Alessio Cerci.

 

Sezione: Calciomercato / Data: Sab 16 luglio 2016 alle 14:27
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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