“Facevo la baby sitter, in 9 mesi mi sono rimessa al mondo. Ho un lupo tatuato: un omaggio al mio libro splatter del cuore”. A raccontarlo è Angelina Mango, la vincitrice dell'ultimo Festival di Sanremo, in un’intervista ad Andrea Laffranchi sul Corriere della Sera. La giovane artista sfoglia la gallery del suo smartphone e mostra una foto di lei bambina: “Ecco, questa foto mi rappresenta. Sono io a due anni, vestita da matta, che ballo in giardino e faccio la linguaccia: sono esattamente così adesso. Mi piace perché mi penso a Lagonegro, il paesino piccolo e lontano da tutto in cui sono cresciuta, uno di quei posti in cui la gente non si veste appariscente perché ‘poi tutti ti guardano’. Io, come si vede, me ne fregavo già allora”.

“Per lei è stato più catartico vincere o portare nella serata delle cover La rondine, una canzone di suo padre scomparso nel 2014?”, le viene chiesto. Angelina Mango risponde: 

“Sono state due cose diverse. Nella serata delle cover ho sentito tanta responsabilità ma sapevo che era una cosa giusta da fare, una cosa che andava al di là della carriera: avevo da dare un'ondata di verità e amore. Per la carriera invece è stata catartica la serata finale, anche il solo essere nei primi cinque è stato una festa, saltellavo”.

Poi racconta che il Festival l’ha aiutata “a sistemare alcune cose”. E spiega: 

“Più arrivo alle persone più capisco che quello che penso di me non è dispercettivo. Ho sempre avuto paura di avere una visione sbagliata di me. Mi sembrava difficile pensarmi come cantautrice: sapevo che ero così, ma finché non lo hanno detto gli altri non mi sono sentita a mio agio. Vincere è stata una spinta per dire 'sono davvero questa'. Mi psicanalizzo molto con le canzoni...”.

Ma com'era Angelina prima di arrivare ad Amici e al successo? 

“Avevo finito la scuola da due anni, avevo mollato l'università, facevo la babysitter. Chi mi circondava aveva idee chiare sulla quotidianità, a me mancava impegno stabile che fosse un lavoro o lo studio, mancava una stabilità quotidiana. Mi frustrava e mi sentivo diversa. Non mi sentivo soddisfatta e volevo rendermi utile a me stessa. Mi è arrivata la proposta e le ipotesi erano due: o andare a studiare inglese all'estero o buttarsi. Ho smattato e ho mandato un demo e dei video. Mi hanno richiamata e sono andata a Roma per il provino praticamente in after, mi ero svegliata alle 4 per prendere il treno... Mi hanno presa e non sono nemmeno potuta tornare da casa, sono andata diretta in hotel per la quarantena prima di entrare nella scuola!”.

La cantante de La Noia ha rivelato come il significato di uno dei suoi tatuaggi meno noti sia legato alla passione per i libri. Nell'intervista a Sette, Angelina Mango ha dichiarato di essersi tatuata un lupo dopo aver letto quello che oggi è il suo romanzo preferito: Il selvaggio di Guillermo Arriaga. Lo scrittore messicano ha raccontato una storia d'amore e di formazione mettendo in parallelo la vita di un lupo e del suo branco con quella di una ragazzo. Questa vicenda che Mango definisce "spalletter" ha ispirato uno dei tanti tatuaggi della cantante, di cui però non esistono testimonianze fotografiche.

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Per Angelina Mango la musica è di famiglia. Oltre al papà cantautore, la mamma, Laura Valente, è stata la voce dei Matia Bazar per un decennio. A chi le domanda cosa ruberebbe ai suoi genitori, risponde: 

“A mia madre la voce. A mio padre la mente, l'apertura mentale”. 

Sezione: Focus / Data: Ven 22 marzo 2024 alle 16:59 / Fonte: Huffingtonpost.it
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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