Dall’esaltazione per una Serie B sfiorata all’incubo del fallimento.

Due situazioni e sentimenti diametralmente contrastanti per i tifosi del Potenza che dopo le parole dei giorni scorsi da parte del presidente Salvatore Caiata, ora temono il peggio. Il numero uno rossoblu ha consegnato nelle mani del sindaco, Mario Guarente il titolo sportivo.

Da parte sua, il primo cittadino dovrà cercare degli eventuali interlocutori interessati a rilevare totalmente o a sottoscrivere una compartecipazione a livello economico nel Potenza Calcio. Ieri abbiamo provato a contattare il primo cittadino, senza riuscirci. Probabile, dunque, che qualcosa si sia mosso con qualche imprenditore che timidamente sta cercando di capire come muoversi per dare il proprio contributo. In un contesto estremamente delicato. Senza garanzie economiche, Caiata, Fontana e Iovino hanno deciso di fare un passo indietro e la “triade” si è detta disponibile a cedere delle parte delle quote azionarie o anche tutto il pacchetto. E a proposito di introiti il club ha precisato con un comunicato piccato, come dalla Regione, per il momento, non sia arrivato nulla. Intanto proprio ieri sembra che il patron si sia lasciato sfuggire un piano B non inteso più come assalto alla cadetteria ma come un progetto giovane e low-cost. E’ tutto un rincorrersi di idee e soluzioni. Ora però, è una corsa contro il tempo. Il 5 agosto scadono le domande di iscrizione al prossimo campionato e in meno di venti giorni si dovrà sottoscrivere una nuova fideiussione bancaria visto che quella in essere, che scade ad ottobre, vale per la stagione appena conclusa.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 17 luglio 2020 alle 20:30 / Fonte: lanuova.net
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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