Cerca la sua dimensione il Potenza di fine anni 80 del presidente Pasquale Pietrafesa; gli anni della B, dei Boninsegna con Bercellino sono già nel cassetto dei ricordi consegnati ad una storia da esporre con fierezza.

Inquadrata nel girone D della serie C2 la squadra potentina è guidata da Luciano Aristei, classe 1948 ex centrocampista specializzatosi in serie B tra Catanzaro, Spal, Brescia e Ternana; l'inizio è scioccante,.al "Viviani" arriva la Turris e sbanca con uno 0-3 che lascia interdetti. Settimana pesante, ma Aristei ha le sue armi e alla seconda si rifà a Trapani, colpo esterno (0-2) e nave rimessa sulla giusta rotta per un campionato senza infamia né lode nel quale spiccano i due 1-1 con la vincitrice Battipagliese.

Tra i pali il giramondo Bozzini, Cairese, Licata, Carbonia, Celano prima di arrivare in Basilicata; il reparto arretrato che si impernia sul difensore col vizio del gol Scattini (poi idolo a Montevarchi) che a fine anno risulterà miglior realizzatore con 5 centri, sull'esperienza di un Aloise ormai trentenne e veterano della C dopo l'apprendistato al Milan, sulla grinta di Riccardo Di Bari classe 1962 e cresciuto sui campi in terra battuta tra Bisceglie, Trani e Matera coadiuvato da un altro guerriero come Savio, ventunenne all'epoca che in futuro diventerà un nome importante in categoria con le maglie (tra le altre) di Catanzaro, Ascoli e Gela; dal San Marino ecco Lauretti e sulla fascia quel Marrocco nato in Svizzera, scuola Napoli e che volerà in Scozia col Dundee dopo aver vissuto la B tra Genoa e Ravenna. Gianfedele Scaldaferri valida riserva 19enne come un certo Colonnese arrivato da Avigliano che esordisce a Potenza per arrivare, via Giarre-Cremona fino all'Inter, al Napoli e alla Roma!

La classe di Leandro Vessella, ex Sambenedettese in B, illumina le giocate di un reparto centrale che conta sull'ex Monopoli e Teramo Bruni, quel Cardillo alla seconda stagione in rossoblù e i piedi educati di un D'Ermilio scuola Bari che a Potenza cercava la conferma delle proprie potenzialità.

Gianni Boccia da Roma è alla ricerca di un bottino consistente di reti che non arriverà (solo due a fine stagione), lo affiancano quell'Antonicelli ormai idolo della piazza, la vecchia volpe Petrella già in C con Lanciano, Venezia e autore di 17 reti nel Potenza che salì in C2 qualche anno prima, ed infine poche presenze per Marchesan prodotto della cantera Triestina.

Otto vittorie, quindici pari ed undici stop sono il bilancio di un anno chiuso appena sopra le sabbie mobili; a Potenza hanno visto e verranno anni migliori, ma la storia è così ed ha bisogno, anche di annate come questa.

Sezione: Rosso & Blu / Data: Mar 11 giugno 2024 alle 10:54 / Fonte: Pagina Facebook Volti e Risvolti Del Calcio Che Fu
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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