L’eco dell’esultanza dei tifosi rossoblù,  per la storica ed eccezionale   promozione in serie C,  si è appena attenuata. Il luccichio dei bengalini e dei fumogeni del Viviani,  ha lasciato il posto alle luminarie, colorate ed  intriganti,  che “avvolgono”  il centro storico del capoluogo della Basilicata.

C’è la spasmodica attesa per la festa  d’ “u’ Prutettor’ ”, un vero e proprio evento. La città,  soprattutto quest’anno che ha assaporato  il sapore mielato del successo, in questi giorni,  si “scieta” dal suo torpore invernale e cerca di dare  il  meglio di se stessa, coinvolgendo  le migliori realtà associative  del territorio. Non poche sono  le intelligenze cittadine, che  lasciano malvolentieri  Potenza,  per centrare, con successo,  i loro obiettivi lavorativi, in  altra parte d’Italia e del mondo. E tanti  sono i  giovani, residenti  per lavoro o studio in località lontane, che   affrontano, spesso,  un faticoso viaggio, per ritornare in città,  in questi giorni dedicati alla ricorrenza del Santo Patrono. I gruppi che maggiormente si  impegnano per la riuscita delle manifestazioni  della festa  e per la Parata dei Turchi sono: l’Associazione Culturale  “Portatori del Santo”, “I Portatori della Iaccara”, “I Cavalieri del Santo”, e per i riti religiosi  “San Gerardo La Porta”. I Portatori del Santo curano, anche,   l'allestimento di stand gastronomici con un cartellone musicale, di tutto rispetto, con l’intento di animare ed organizzare  le serate/nottate della gioventù cittadina  e di quella dell’hinterland del capoluogo, nei giorni antecedenti la ricorrenza del Santo.  “I Portatori della Iaccara” invece,   già dai mesi precedenti la Parata, si impegnano  in una faticosa attività preparatoria. Provvedono ad   ordinare, allineare,  selezionare e pulire  le canne, che poi serviranno a preparare  quel fascio, cioè la “IACCARA” di una lunghezza di circa 12 metri e  vicino alla tonnellata di peso. La iaccara, con a cavalcioni   una figura burlesca,  è portata a spalla, a turno,  da 22 portatori per volta, nel poco agevole percorso,  fino al  termine della sfilata, dove viene innalzata a braccia,nella sua lunghezza e, quindi,  scalata e incendiata dal Capoiaccara.  Certamente  portare a spalla il Tempietto di San Gerardo, così come la pesante e scomoda  Iaccara,  nelle lunghe e pendenti strade percorse dalla Parata dei Turchi,   è da considerare una testimonianza del legame dei giovani verso la comunità potentina;  i cittadini di Potenza dovrebbero andarne fieri. E poi c’è l’ “A.C. Team Over 40, Potenza” che ogni anno (si è al 22°!)  organizza, nel piazzale antistante la Chiesa San Michele,  un pranzo di beneficenza, devolvendo l'incasso  ad associazioni umanitarie.  La città nei giorni dedicati alle festività del Santo è particolarmente animata e attiva ed è “vissuta” dalla “meglio gioventù”.

Lo “spirito” delle Associazioni e dei tanti “volontari”  che si impegnano per la riuscita della festività in onore di San Gerardo, va difeso e condiviso.

Che  la festa … continui!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 27 maggio 2018 alle 07:50
Autore: Giuseppe Rita
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