Il buco è un'apertura variamente profonda e di diverse forme che va da una parte all'altra di una superficie, ma può avere vari significati a seconda della frase in cui si utilizza il sostantivo maschile. Oggi parliamo del buco del distinti, una "voragine" artificiale e artificiosa più o meno giustificata da tecnici e politici quando fu realizzato il nuovo settore al posto della Gradinata. Una bruttezza indescrivibile (e oggettiva) che il maltrattato Viviani si trova in eredità. Si parla di stadio ogni volta che si discute di calcio e ancor di più negli ultimi anni con le varie proposte piovute da più parti ma è solo da quando l'imprenditore Donato Macchia ha rilevato il Potenza che la questione dell'impianto di viale Marconi è al centro del dibattito. Tutto nasce dalle dichiarazioni dei vari assessori allo sport, non ultimo quello attuale che aveva previsto il rifacimento della "gradinata" con addirittura ampliamento e copertura. Si parlò di circa 500.000 euro e lo stesso Macchia si offrì, nel caso, di investire del denaro. Purtroppo Gianmarco Blasi, delegato dal sindaco Mario Guarente come assessore con delega al Bilancio, al Patrimonio, alla Programmazione, all'Ambiente all'Energia e allo Sport, ha dovuto far fronte a un altro buco (usiamo il termine esclusivamente come mancanza della somma prevista) questa volta nel bilancio e la cifra è stata diminuita a 200.000 euro e con tali denari bisognerebbe abbattere il moncone e riempire il buco, pagare progetto e annessi e connessi compresi probabilmente, senza ampliamento (i gradini in più) e copertura. Anche volendo, lo stesso patron del Potenza non sappiamo quanto possa essere allettato da fare investimenti su una struttura sulla quale manca anche un accordo di gestione pluriennale... ma questo è un altro aspetto.

Nella vicenda c'è anche il buco  temporale, quando si promise di metter mano a campionato terminato e noi, poveri illusi pensavamo che tutto fosse pronto per operare in tempi ristretti ora si parla indicativamente di Estate il che può essere giugno ma anche settembre, dipende dalle difficoltà oggettive, soggettive, artificiali, concrete e politiche che questo progetto affronterà lungo il suo iter.
È chiaro che non vorremmo che si operasse come si è fatto per coprire il buco della copertura della tribuna laterale con l'installazione di una sorta di pensilina che sa più di fermata degli autobus che di ricovero dalle intemperie per i tifosi rossoblu. 

Certo che programmare così diventa difficile e se si va avanti con piccoli passi tappando qua e là qualche buco che inevitabilmente si presentasse non si potrà mai pensare in grande e questa pecca diventa tanto più grave quanto maggiore potrebbe essere l'intenzionalità delle scelte... insomma una proporzione "a perdere". È anche vero che ci sono tanti problemi in città come i buchi nell'asfalto e nei marciapiedi e altri buchi di varie forme che le imprese che mettono mano sulle strade potentine lasciano, infischiandosene del decoro urbano e ricoprendo in maniera approssimativa le vie appena asfaltate (il Giro d'Italia è passato lo scorso anno non lo scorso decennio). Insomma da città dello Sport a città colabrodo il passo è assolutamente breve e potrebbe anche diventare un nuovo film della serie "La Banda del Buco". 

[voceroca]

Sezione: Editoriale / Data: Ven 26 maggio 2023 alle 14:17
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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