Alcuni filmati,  da solo, trasmettono messaggi equivalenti ad interi trattati. E poi,  riescono a contagiare di  emozioni  e alcune volte perfino di commozione!

Un’intera curva ad applaudire una squadra ospite che si è comunque battuta con coraggio e lealtà, per conquistare, il passaggio del turno, nello spareggio playoff.

A fine gara, i giocatori in maglia bianca, con “graffi” rossoblù, a testa china e con le lacrime agli occhi, per il sogno svanito, forse anche ingiustamente,  hanno correttamente salutato i propri tifosi, che si erano sobbarcati una trasferta logisticamente non agevole.  Allo stesso modo hanno “omaggiato”, sfilando sotto i loro posti,  gli spettatori avversari , che si sono sentiti gratificati e legittimati, da detto civile comportamento.   

Sentire l’intera Curva Nord del Catania ritmare col battimani  “ onoriamo chi ci onora”,  la dice lunga sia sulla sportività del pubblico etneo, per tradizione calcistica abituata ad altri e più prestigiosi “palcoscenici” e nel contempo vuole significare che i rossoblù potentini si sono fatti ammirare e apprezzare,  più del risultato stesso. Un sorta di empatia spontanea , fra due civili città del sud e le loro corrette tifoserie,  manifestatasi all’improvviso, come una fulminea  vampata.

Il calore  e la passione degli spettatori  dell’intero stadio,  è stato intenso e partecipativo.

Ciò a dimostrare la forza dirompente ed emotiva del calcio e la passione che riesce a scatenare, nei protagonisti sul campo e negli spettatori  sugli spalti.

“Noi siamo Potenza” , recita uno striscione esposto al Viviani   e proprio per questo si deve pretendere il massimo,  da chi rappresenta questi colori.

Mai come in questa stagione, dopo un avvio tribolato, il gruppo dei calciatori unitamente allo staff tecnico  e a quello operativo,  è stato compatto e coeso per conquistare un “risultato storico”.

L’obiettivo è stato centrato,  con soddisfazione di tutti coloro che amano il “leone rossoblù” facendo  dimenticare,  le tante tribolazioni  del passato  e quella precarietà societaria che non consentivano di  godere, anche dei rari successi ottenuti.

Il Potenza Calcio è diventato un sentimento comune riuscendo ad accreditarsi  nel tessuto sociale cittadino,  “appropriandosi” delle aspettative del “popolo rossoblù”.

Come dire : “Il tuo intelletto può confonderti, ma le tue emozioni non ti mentiranno mai”. (Roger Ebert)

Il leone... è tornato!

Sezione: Editoriale / Data: Sab 25 maggio 2019 alle 14:27
Autore: Giuseppe Rita
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