Il girone di andata era terminato con 42 punti, con la  riconquista del primato solo momentaneamente perso  e l’ottenimento del simbolico titolo di “campione d’inverno”.  Punti acquisiti 42 e capocannoniere, della squadra e del  girone, Carlo França con 16 reti.

Adesso il Potenza  ha concluso la stagione, vincendo il campionato,  con 81 punti, migliore media punti  2,38, di tutta la Quarta Serie.  Come si evidenzia nel punteggio i risultati sono stati  regolari nei due gironi. Carlos conclude con 25 realizzazioni, più i 4 in Coppa Italia.

Curiosità: anche nella stagione 1974/75,  terminata con l’acquisizione della serie C, dopo lo spareggio  di Bari,  il 2 giugno 1975, contro la Juve Stabia,  il Potenza si era aggiudicato il titolo di “prima della classe invernale”.

L’ultima gara, disputata per pura formalità, in quanto  il risultato era ininfluente,  sul campo di Gravina, contro la Fulgor si conclude col pareggio (1a1). Al gol di Diop al 22’ fa seguito il pareggio pugliese al  74’ con Gissi.

Il pari  si concretizza, nonostante le tante occasioni non sfruttate dai rossoblù, nella prima frazione.

E’ stata la gioiosa passerella per i protagonisti della “cavalcata vincente” che ha consentito alla compagine del capoluogo  lucano di ritornare, dopo otto anni, in una serie più consona alle sue potenzialità ed al suo blasone  ovvero l’ex Legapro,  ora ridefinita serie C.

Ancora una volta , la squadra è stata “scortata” dai supporters rossoblù che, mai come quest’anno,  l’hanno lasciata sola a gareggiare per il raggiungimento di un obiettivo, agognato e sognato, da lungo tempo.

Tantissimi i tifosi che hanno accolto il torpedone della squadra al Ponte Musmeci e “scortati” fino al Viviani.  Fumogeni, botti, fuochi pirotecnici, sventolio di bandiere , sciarpate, cori e canti   a “consacrare” la promozione.

Tanta passione,  molto  entusiasmo, intensa commozione!

Ed è solo l’anticipo della “Grande Festa” prevista a breve, forse domenica prossima.

Con questo risultato Potenza calcio acquisisce un’ottima e solida credibilità, che certamente sarà un valore aggiunto da  “spendere” nell’immagine,  oltre che per le  iniziative e la pianificazione  futura.

Gli “11+5 leoni” (che a dire il vero  sono 27, nessuno escluso!) hanno dimostrato di essere, oltre che  calciatori validi, utili  e affidabili, degli uomini seri e veri che non hanno arretrato davanti all’avversario più determinato e che in qualsiasi situazione, anche la più critica,  hanno cercano di imporsi con idonee  motivazioni, seguendo i dettami di mister Ragno, loro carismatico condottiero. Merito del trainer, originario di Molfetta è stato, oltre a  preparare le gare con particolare  scrupolosità, anche quello della gestione del  gruppo, nonostante che alcuni giocatori,  per oculata scelta,  dovevano accomodarsi  in panchina o addirittura in tribuna.  La coesione  è stata una delle peculiarità vincenti.

…  Basta, ora è tempo di festa, non di analisi”!

 

Foto: i giocatori, col capitano Esposito che sbandiera,  festeggiano!

Sezione: Editoriale / Data: Lun 07 maggio 2018 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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