E’ solo questione di ore e poi, finalmente, cominceranno ad essere ufficializzati i primi “nuovi leoni”,  dell’anno del centenario.

L’attesa è spasmodica in tutti gli appassionati, che non vedono l’ora, anche,  di veder cimentare i propri beniamini, in un campionato professionistico. E’ stata dura in questi otto anni subire le mortificazioni di giocare in campi di periferia, con tifoserie ostili e non abituate  a palcoscenici importanti, ma da sempre avvezzi a disputare i campionati dilettanti. Questo che fortunatamente rappresenta  il passato  è,  finalmente,  dietro le spalle.

Le indiscrezioni mi suggeriscono che sarà allestita una squadra che non sarà certamente la cenerentola del campionato e non avrà come obiettivo solo  il raggiungimento  del mantenimento della categoria.

Le ambizioni, come le aspettative sono lungimiranti! Nella conferenza stampa di “apertura” della nuova stagione agonistica ,  il Presidente Caiata è parso convinto e  determinato.  E’ entusiastico di sfidare prestigiose compagini del sud. Al suo fianco i soci Fontana e Iovino, annuendo alle sue dichiarazioni, hanno evidenziato la perfetta sintonia di pensiero, di intenti e di azione,  che lega i tre detentori delle quote societarie del SC 1919 Potenza. Certamente per disputare un campionato di vertice, nella terza serie nazionale, c’è la necessità di risorse importanti ed un budget considerevole.

Servirebbe un allargamento societario, auspicato anche da Caiata, che, per la prima volta, ha chiesto espressamente l’interessamento, al progetto, delle forze vive e produttive del comprensorio. Molti, tanti “grandi imprenditori” che “prendono” da questa città dovrebbero  restituire qualcosa alla comunità, attraverso contributi ovvero sponsorizzazioni alla prima squadra della provincia. E’ auspicabile che coloro che finora sono stati distanti e distratti, dalle sorti della gloriosa società rossoblù, si avvicinino, senza titubanze e remore.

Per fare grandi cose sarebbe opportuno che il “progetto” fosse “sposato” da più soggetti possibili. Nessuno si dovrebbe svenare.

Questo eventuale  attestato di vicinanza e partecipazione sarebbe particolarmente gradito dai supporters. E’ chiaro, comunque,  che un torneo ridimensionato e minimalista non verrà disputato, ma c’è la consapevolezza di voler “volare alto” anche per una “piazza” che vanta una tradizione ed una “storia”  centenaria.

Ricordo che  se vince la squadra di calcio è anche l’intera comunità potentina a beneficiarne, oltre che in termini economici, anche in termini di entusiasmo e di positività. Un popolo “allegro” è più  propenso ad uscire, a  spendere e ad incentivare l’economia del territorio. Sono convinto che attrezzandosi adeguatamente,  con i primi ingaggi, il “popolo rossoblù” riprenderà a sorridere e a fantasticare. E’ importante la conferma di alcuni giocatori che già conoscendo l’ambiente possono favorire l’inserimento dei nuovi, in maniera ottimale.

Ed ora, non costa nulla sperare e…sognare!

 

    

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 03 luglio 2018 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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