~~A Gravina per non perdere, a Gravina per risorgere.
Dopo due turni di magra i rossoblù colgono un prezioso pareggio in terra murgiana. Prestazione accorta e determinata che consente di far muovere una classifica  diventata,  realisticamente,  preoccupante, dopo gli ultimi risultati non positivi.
Ora si attende una settimana decisiva con necessari nuovi arrivi, per poter ampliare la rosa insufficiente,  da inizio torneo,  e sopperire ai previsti  addii di D’Allocco e Verruschi.
E’ inutile e deleterio guardarsi indietro a considerare quel che poteva essere e non è stato.
La realtà è ben diversa da quella “sognata” e da quella che le prime sei giornate di campionato avevano fatto illudere.
Serve guardare la parte bassa della classifica: la zona playout, purtroppo, incombe.
Si è a solo due punti dalla 13^ posizione! Senza, comunque, apprensione eccessiva, considerando la caparbietà evidenziata dai calciatori  e il carisma mostrato da mister Biagioni. Si aspettino, con fiducia,  le prossime due gare, ambedue interne, (Gelbison e Manfredonia)  per risollevarsi e venire fuori dalla “palude” attuale.
Tocca fare quadrato per preservare la categoria a partire dai punti fermi operativi, attualmente presenti nell’organigramma  societario.
Penso a Vincenzo Palmieri , team manager di grande esperienza, competenza e generosità e  mi vengono in mente la poliedrica Patrizia Landri, l’efficiente Tiziano Mancini, il dinamico Mario Summa, la solerte  Simona Barbaro e l’importante magazziniere Rocco Barra.
Privarsi di uno/a soltanto di questi elementi vorrebbe dire non aver capito la dedizione e lo spirito di appartenenza verso i colori rossoblù, sempre, comprovato da queste figure.
E vorrebbe significare il non rispetto di ruoli, di professionalità e soprattutto di persone che, anche nelle fasi più delicate e critiche, si sono esposte mettendoci  impegno, abnegazione e … faccia.  
E intanto “piove sul bagnato” con la sentenza della C.A.E. - Commissione Accordi Economici- che  ha disposto a danno del Potenza Calcio, per inadempienze nei rimborsi dell’anno scorso,  il pagamento di una somma cospicua  a favore di Giacinti e di una abbastanza importante  per Miocchi.
L’inottemperanza  al dispositivo, entro un mese, porterà alla penalizzazione di un punto per singola sentenza. Si confida nell'impugnazione.

In conclusione mi sia consentita una digressione di ordine economico-ambientale:  non sarebbe opportuno che  il flusso dell’acqua che, in maniera continuativa,  scorre nei vespasiani dei bagni del Viviani, lato tribuna, sia arrestato in assenza di spettatori? Si dia disposizione, se non già fatto, agli operatori che ne curano la pulizia di provvedere alla chiusura degli appositi rubinetti.
L’acqua è un bene primario che va salvaguardato!

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 12 dicembre 2016 alle 00:01
Autore: Giuseppe Rita
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