Non è certamente "solo" il Comune di Potenza ad essere stato escluso dai finanziamenti, vista la mole dei progetti presentati e il numero dei bocciati.

LE CIFRE. Diamo qualche numero tornando un po' indietro e facendo una sintesi del bando. Il Bando “Sport e periferie 2020”, per la selezione di interventi da finanziare nell’ambito del Fondo Sport e Periferie per l’anno 2020 si è concluso il 30 ottobre scorso. Le domande di finanziamento sono pervenute da  Regioni, Province/Città Metropolitane, Comuni, Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate, Associazioni e Società sportive dilettantistiche, Enti di promozione sportiva, Enti religiosi civilmente riconosciuti e saranno finanziate per un importo complessivo di 140 milioni di euro dal Dipartimento per lo sport.

Sono pervenuti complessivamente 3.380 progetti.
Queste le tipologie di intervento che era possibile proporre al finanziamento:
a) realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane;
b) diffusione di attrezzature sportive con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti;
c) completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attività agonistica nazionale e internazionale.

Alla data di scadenza del Bando sono state acquisite tramite l’apposita piattaforma informatica le seguenti richieste di contributo: Progetti: 3.380 Valore (€)  2.068.876.966,61 Finanziamento (€) 1.679.317.284,39 Compartecipazione (€) 389.559.682,22. Oltretutto, il Ministro per le politiche giovanili e lo sport ha incrementato le risorse destinate al bando sport e periferie 2020, per un ammontare pari a 160 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. Le risorse complessive destinate al bando sport e periferie 2020 ammontano pertanto a complessivi 300 milioni di euro.

Il Dipartimento per lo sport ha Istituito il 9 novembre, con apposito decreto del Capo del Dipartimento dello sport, la Commissione giudicatrice che è stata supportata da un gruppo di lavoro istituito il 5 novembre 2020.

La Basilicata ha presentato, in totale, 83 progetti per una richiesta complessiva di Euro 55.026.594,53. Quindi, "solo" 12 domande su 83 hanno superato i vari gradi di esame e se vale il detto "mal comune, mezzo gaudio" possiamo affermare che l'Ente comunale è in "buona compagnia"

IL METODO E LE RESPONSABILITÀ. Il Comune di Potenza, presumiamo tramite il RUP incaricato, avrebbe dovuto inviare quanto richiesto dal bando utilizzando le modalità definite dal bando stesso, cioè inserendo la domanda e gli allegati sulla piattaforma informatica predisposta e secondo la procedura indicata. A tal proposito il bando è chiaro: "Il corretto inserimento dei dati è a completa ed esclusiva responsabilità del richiedente, restando esclusa qualsivoglia attribuzione della Presidenza del Consiglio dei ministri laddove dovessero riscontrarsi inesattezze o discordanze che, a seguito di verifica, dovessero comportare l’esclusione dalla procedura. Parimenti resta esclusa la responsabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri qualora per disguidi tecnici attribuibili al sistema adottato dal richiedente la domanda non dovesse essere correttamente trasmessa entro i termini sopraindicati". Chiaramente, la presentazione del progetto deve essere formulata tramite la modulistica presente sul portale e sottoscritta digitalmente ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, dal legale rappresentante del soggetto richiedente il contributo.

Nei giorni scorsi sono state pubblicate le graduatorie e il Dipartimento dello Sport ha emesso un decreto di approvazione delle stesse facendo riferimento, nello specifico, che: "Sono approvate, altresì, le risultanze conseguite da ciascuna domanda di finanziamento pervenuta, come dagli allegati “B” e “C” concernenti, rispettivamente, le domande di finanziamento ritenute non ammissibili - a seguito dell’istruttoria tecnico-amministrativa - con evidenza analitica delle motivazioni di non conformità al bando, per la presenza di vizi escludenti non superabili o non superati nemmeno a seguito dell’attivazione del soccorso procedimentale, nonché le domande ritenute non ammissibili dalla Commissione, con evidenza analitica delle motivazioni di inammissibilità".

Cosa resta da fare al Comune di Potenza? Chiedere informazioni e delucidazioni contattando il Dipartimento per lo sport esclusivamente a un indirizzo di posta certificata dedicato indicando nell’oggetto "richiesta motivazione esclusione domanda” e il numero di protocollo. Cosa succederà? Difficile un riesame ma se quanto affermato nel comunicato della Lega cittadina fosse confermato potrebbe esserci qualche remoto spiraglio. Meglio ricercare qualche altro bando e sfruttarlo con maggior attenzione.

CONCLUSIONI. Non crediamo che le responsabilità siano tutte da attribuire all'Assessorato allo Sport perché, sostanzialmente, dovrebbe essere l'Ufficio preposto a controllare le procedure e far si che tutto fili liscio; è evidente che sia mancato qualche passaggio fondamentale oltre che di controllo probabilmente anche interpretativo sia del bando che delle Faq, problema diffuso tra i progetti candidati considerate le numerose bocciature per la stessa motivazione. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 17 settembre 2021 alle 22:00
Autore: Redazione 3 TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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