Una settimana "particolare" quella vissuta dall'ambiente rossoblu e prima di un impegno difficile come la trasferta di Foggia. I fatti li conoscono tutti, viene esonerato Franco Lerda e richiamato Giuseppe Addamo Raffaele, ancora sotto contratto con il Potenza, che avrebbe accettato la proposta di Macchia e sui Social c'è un proliferare di post trionfali con tanto di selfie tra Raffaele e Varrà e la piazza esulta. Ma, il proverbio popolare, ripetuto spesso da Trapattoni “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco” mai fu più adatto e infatti, nella notte tutto è cambiato e il duo Raffaele-Patruno, quest'ultima procuratrice dell'allenatore siciliano, tirano dal cilindro un vero e proprio colpo di scena: il matrimonio non si fa anzi, arriva la rescissione consensuale del contratto tra il mister e il Potenza. Sgomento e perplessità in città, tutti a caccia del perché. Si passa dai motivi personali all'ingerenza di una squadra del girone C insomma, tutto e il contrario i tutto. Fatto sta che il Potenza si trova ad affrontare la trasferta in Capitanata con il buon Pietro De Giorgio in panchina. Che sia la volta buona per lanciare il tecnico di Praia a Mare alla ribalta del calcio nazionale? Toglierebbe anche il Potenza dagli impicci, soluzione interna e amen.

Ma... c'è un ma. Chi li sentirebbe i tifosi del Potenza che in questi sette giorni hanno dato il meglio (pochissimi) e il peggio (la maggioranza) di sé? Sempre sui Social si è letto di tutto a partire da condanne alla società e invito a vendere (a chi?), come se dietro l'angolo ci fosse una fila di pretendenti, proposte di gestione con il coinvolgimento popolare,come se gestire una compagine calcistica sia facile, accuse di incompetenza a dir poco "pepate" verso alcuni. Il solito autolesionismo dei potentini (parte) che vedono complotti, che godono nel soffrire, un po' come Checco Zalone che nel film "Cado dalle nubi", chiede a un gruppo di ragazzi emo: "Che sono quei tagli che avete sui bracci tutti", la risposta "Noi ci tagliamo perché soffriamo" chiude Zalone: "Secondo me è all'ammersa, voi soffrite perché vi tagliate". Ecco questo sembra il filo conduttore di alcuni potentini che vorrebbero, forse, tornare al passato... per soffrire. Altri propongono nomi di allenatori, calciatori, ds, alcuni addirittura usano il vocabolo "vogliamo"... Poi, con le amministrative nel prossimo futuro, ecco che sbocciano intrighi di rovi spinati, ragionamenti con trama da giallo (ops forse rosso) di macchinazioni, situazioni ingarbugliate... 
Bisognerebbe convivere nel rispetto dei ruoli e anche le critiche dovrebbero essere racchiuse in un ambito di dialogo con la certezza che al momento i soldi li caccia il Gruppo Macchia e la gestione è carico loro. Quando qualche "contestatore" diventerà proprietario del Potenza, cacciando soldi di tasca propria, potrà fare ciò che vuole e passerà dall'altra parte con i relativi onori e oneri... C'è poi chi fa giuste analisi, da tifoso, da partecipante e con cognizione di causa che suggerisce utili consigli ma, obiettivamente, non sono molti.

Infine, chiudiamo con una riflessione sulla Società. Non entreremo mai nel merito perché se a qualcuno piace, perché può, mettere a libro paga tre allenatori è cosa legittima. Se si vuole alzare l'asticella ingaggiando calciatori, dal curriculum sicuramente ineccepibile, che però non rendono per quanto previsto è un problema tecnico ma sono sempre scelte societarie. Il Potenza è della città di Potenza e dei potentini ma è, principalmente, una Società gestita da una proprietà con relativo organigramma e piani finanziari... Così, anche nel calcio c'è divisione, come in altre situazioni un po' più spinose e importanti, tra i potentini e questa è anche una poco piacevole novità, il calcio ha generalmente sempre unito questa città; ma su questo un po' di responsabilità la attribuiamo alla Società per non essere intervenuta nei momenti topici di questo campionato spiegando le dinamiche che hanno portato a determinate decisioni e forse qualche dirigente del Potenza si è spinto un po' oltre nelle previsioni. Un po' quello che ci aspettiamo domani dal presidente Donato Macchia nella conferenza stampa tanto attesa. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 08 dicembre 2023 alle 21:20
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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