Oggi compiamo uno degli atti più ripugnanti per l’orgoglio di chi con le dita “scribacchia” premendo tasti di una tastiera di computer per mestiere o per hobby per estrovertere il proprio pensiero, un atto di orgoglio, gridato a chi ha bramosia di notizie: non leggeteci!

Esatto! In questo articolo e in questo portale non c’è nulla che possa allettare chi ama la buona lettura. Non c’è un raggio di poesia, non ci sono endecasillabi, non c’è prosa soave ma solo un insieme di parole antipatiche, insensate, incomprensibili, mai lette né scritte in alcun Testo con la “T” maiuscola.
Non vogliamo addentrarci nell’etopea di alcuni lettori, allergici e inorriditi dal termine pipelet, non vogliamo solleticare l’orgoglio di coloro che si reputano mister, coach, allenatori, trainer
Giammai! Non siamo al loro livello. Anzi, noi siamo semplici scolaretti pronti a imparare e scoprire i nuovi congiuntivi. E siamo costretti a sottolineare in "blu" la terminologia più ripugnante: vate, catino, civettuolo un obbrobrio assoluto, da cassare! 

Ecco, ci scusiamo e diventiamo erubescenti per non essere all’altezza di tale salotto, quello buono, della città. Nello stesso tempo chiediamo venia per la nostra satira un po’ irrispettosa, ma chi non è intollerante al sorriso saprà capire.

Chiudiamo con una frase tratta dal libro che ci ha ispirato: “Non vi parlerò della lingua e dello stile. Immaginate quanto si può commettere di più avverso al gusto moderno. Tutta roba da scarto, ciarpami, ferrivecchi, anticaglia. I soliti vocaboli dei soliti dizionari, impastoiati colla sintassi più abusata; infine, la volgarità ributtante di chi presume possa ancora oggidì riuscire accetto, o per lo meno tollerabile, ciò che ha la insolenza di farsi capire.” A. Ghislanzoni. “Libro proibito”, A.D. 1878...

[Voceroca]

Sezione: Editoriale / Data: Mar 29 settembre 2020 alle 00:01
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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