La lettera dei giocatori del Potenza, inviata solo ad alcune testate escludendo gran parte dei media locali, ha prodotto più di una riflessione in merito. Come abbiamo analizzato già su questo portale (leggi qui), l’oggi è molto complicato. Stiamo vivendo un momento di assoluta emergenza e, sinceramente, pare difficile conciliare i problemi imprenditoriali dei dirigenti con i campi verdi. Difficile, tranne che in alcuni rari casi dove la proprietà può investire senza limiti nella propria compagine, poter far quadrare il cerchio. Il calcio è sì una delle imprese più importanti del Bel Paese ma questo vale solo per le prime due serie che riescono a giostrare più o meno gli incassi dei diritti Tv e altri introiti rilevanti. La C e la D non sono così ricche da poter prescindere, in molti casi, da alcuni parametri fondamentali come, ad esempio, gli incassi al botteghino.
Lo stesso Caiata ha ammesso che la società, cioè lui stesso, Maurizio Fontana e Antonio Iovino, ha chiuso in deficit di qualche centinaia di migliaia di Euro lo scorso campionato e ha dovuto “ripianare” il debito per poter proseguire l’avventura. Oggi, con la chiusura obbligata di gran parte delle attività economiche la situazione potrebbe precipitare. Non sappiamo se sarà possibile continuare la stagione, molto probabilmente con stadi chiusi al pubblico o, addirittura, in campo neutro, oppure fare di necessità virtù e fermarsi cristallizzando la classifica alla 30ma giornata, come hanno fatto Liga francese, Eredivisie olandese e altre federazioni, campionati probabilmente ben più importanti della terza serie nazionale italiana, dedicando, invece, tempo e risorse a una seria riforma dei campionati puntando anche a una riduzione delle squadre professionistiche.
Ecco che la presa di posizione dei giocatori rossoblu ci ha lasciato un po’ titubanti. Nulla da eccepire sull’impegno profuso in queste due meravigliose stagioni ma forse il messaggio potrebbe passare come un “mettere le mani avanti…”
Infine, ci onoriamo di far parte, per età e convinzione, a quel gruppo di tifosi che credono fermamente nel motto: “Cambiano i presidenti, i giocatori e l’allenatore, ma il Potenza resterà per sempre nel mio cuor” ecco perché riteniamo che “Noi siamo Potenza” sia per tanti ma non per tutti…

Sezione: Editoriale / Data: Ven 01 maggio 2020 alle 20:02
Autore: Rosario Cammarota
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