Nulla da fare. Sembrerebbe essere saltato, per il momento, il tanto atteso incontro tra il Potenza e il gruppo Rabasco. Affare non andato in porto per diversi motivi, come la fuga di notizie che ha portato alla ribalta il gruppo interessato che era ancora alle prese con l’organizzazione interna, o la presunta mancanza di alcune “carte” societarie che sembrerebbero essere ancora in possesso dell’ex presidente Umberto Vangone. Ma Dionisio smentisce il tutto, parlando di un semplice pour parler con il solo consigliere regionale, che ha funto da tramite, senza mai incontrare di prima persona, a suo dire, gli esponenti della cordata in questione. Il general manager rossoblu ha escluso anche l'eventualità che Vangone sia ancora in possesso di alcuni documenti utili, ribadendo l'obiettivo dell'attuale società: quello di salvare la squadra sul campo, a livello finanziarlo e traghettarla in mani sicure e, preferibilmente, del territorio. Presenti ieri al campo invece, i rappresentanti dell’altro gruppo intenzionato a salire in groppa al leone rampante. Parliamo di Ferrara e Coviello che sembrano caldeggiare più la politica di frazionamento delle quote indetta da Dionisio che l’ingresso di un socio di maggioranza come potrebbe essere il gruppo Rabasco. La società, nonostante le smentite del caso, è attiva su più fronti con l’intento di individuare nel giusto tempo e spazio il profilo giusto su cui puntare. A riguardo si potrebbero profilare anche improvvisi colpi di scena, oramai abituali a queste latitudini.

Sezione: Focus / Data: Ven 28 aprile 2017 alle 14:11
Autore: Manuel Scalese / Twitter: @ManuelScalese
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