Nel pomeriggio di ieri riunione in Prefettura a Napoli del centro di coordinamento soccorsi, in video collegamento con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la Protezione Civile della Regione Campania e del Comune di Napoli e con i sindaci di Pozzuoli e di Bacoli, per organizzare le attività esercitative che si svolgeranno su quei territori il 25 e 26 giugno prossimi, durante le quali verrà simulato uno sciame sismico e un aumento delle deformazioni del suolo e verranno testati gli interventi di emergenza previsti al riguardo nel piano speditivo di emergenza bradisismo nell'area flegrea.

Quasi mezzo milione di persone da sfollare in 72 ore. Via dai Campi Flegrei. In treno, bus oppure in nave verso le regioni "gemellate". I cittadini di Pozzuoli in Lombardia, quelli di Bacoli tra Umbria e Marche, Monte di Procida tra Abruzzo e Molise, nel Lazio i residenti nel quartiere napoletano di Fuorigrotta. È lo scenario più allarmante, ma per fortuna a oggi neanche lontanamente previsto dagli scienziati, collegato al rischio vulcanico nel territorio seduto sulla caldera.

Il bradisismo, va chiarito, non c'entra. L'innalzamento del terreno accompagnato da frequenti scosse di terremoto che da mesi toglie il sonno alla popolazione rappresenta un fenomeno di natura differente rispetto all'ipotesi di un'eruzione che farebbe scattare un piano d'emergenza nazionale senza precedenti.

In questo momento, il vulcano dei Campi Flegrei è classificato al livello di allerta giallo. Il gradino immediatamente successivo, arancione, comporterebbe l'evacuazione degli ospedali e l'allontanamento volontario della popolazione. Con il colore rosso, previsto in caso di "fenomeni che indicano una dinamica pre-eruttiva", resterebbero invece tre giorni per evacuare l'intera zona dove attualmente risiedono oltre 481mila persone.

Il piano nazionale sarà testato a ottobre, con la grande esercitazione sul rischio vulcanico predisposta dalla protezione civile. Ogni area del territorio interessato, che comprende Pozzuoli, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, alcuni quartieri di Napoli e parte dei Comuni di Marano e Giugliano, è abbinata a una regione italiana, ciascuna delle quali deve redigere un proprio piano. Il dispositivo deve individuare i punti di prima accoglienza, gli alloggi, l'assistenza sanitaria e garantire servizi come assistenza sanitaria, continuità amministrativa e scolastica.

Il maggior numero di sfollati è destinato in Lombardia, dove il "gemellaggio" prevede la sistemazione dei circa 77mila residenti di Pozzuoli. Il piano definitivo ancora non c'è, ma la Regione ha istituito un gruppo interdirezionale che sta provvedendo proprio in questi giorni a definire nei dettagli le linee di azione. Si valutano diverse soluzioni.

Le possibili stazioni di arrivo degli sfollati sono Milano Centrale, Rogoredo e soprattutto Rho Fiera. Quest'ultima garantirebbe la vicinanza gli ospedali Sacco e Galeazzi, collegamenti con la linea ferroviaria ad alta velocità, metro e trasporti regionali, inoltre sarebbe già preparata ad accogliere un gran numero di persone.

Secondo una prima stima, basata sull'accordo stipulato in occasione dell'emergenza per la guerra in Ucraina, la spesa prevista è di 65 euro a persona, oltre cinque milioni di euro al giorno, con una proiezione di 150 milioni in un mese. Marche e Umbria hanno sancito un accordo che prevede la ripartizione della popolazione "gemellata" di Bacoli rispettivamente per il 63 e il 37 per cento. La Puglia, gemellata con il quartiere napoletano di Pianura, conta di approvare il piano definito entro ottobre e sta preparando una flotta di bus che dovrebbe trasportare a Foggia nelle 72 ore almeno 30mila persone. Calabria e Basilicata hanno aggiornato i piani già esistenti dal 2019.

La Sicilia, che dovrebbe ospitare poco meno di 40mila sfollati dei quartieri napoletani di Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario, sta redigendo il programma e così anche la Liguria. «All'esercitazione del 2019 — racconta il sindaco di Bacoli — non parteciparono molti cittadini. Mi auguro che ad ottobre siano molti di più».

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 14 giugno 2024 alle 20:10 / Fonte: repubblica.it
Autore: Redazione
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