Alla vigilia di Juve Stabia-Picerno, match valido per la settima giornata del girone C di Serie C, in conferenza stampa è intervenuto Leonardo Colucci: “È logico che sia emozionante rivedere i ragazzi, i dirigenti, i magazzinieri, tutti coloro che ho vissuto in sei mesi belli. È una bella realtà che conoscevo di nome, essendo io un uomo del sud. Dopo la Coppa Italia se non ti succede niente sei fortunato, mi è dispiaciuto per Berardocco anche perché stava bene. Quando affronti certe partite gli incidenti di percorso ci stanno. Chi scenderà in campo sostituirà egregiamente Berardocco. A Picerno c’è programmazione non improvvisazione. È una piccola comunità, non fanno il passo più lungo della gamba e ti permettono di lavorare tranquillamente. L’emozione c’è, la giocheremo ma dopo il triplice fischio saremo più amici di prima. Sfogo? I ‘no’ aiutano a crescere, nella vita bisogna conquistarsi tutto con il sacrificio. Gli ostacoli vanno superati individualmente nella vita, altrimenti è troppo facile. Picerno? Col Picerno lo scorso anno ho continuato a fare il 4-2-3-1 e in qualche gara ho fatto il 4-3-3. Il Picerno gioca bene, la classifica non è veritiera, ha un gruppo di calciatori importanti e hanno fatto alcuni acquisti mirati. Mi aspetto un Picerno ben organizzato, che verrà a Castellammare a fare la partita ma noi dovremo essere a non permetterglielo. Ai ragazzi ho chiesto attenzione. Le partite non si vincono i primi dieci minuti ma nei novantacinque. È una partita difficile, mi aspetto grande maturità da parte dei ragazzi e di essere presenti in campo. Mi auguro di fare una prestazione ottimale davanti ai nostri tifosi, cercare  di vincere la partita e dedicarla a loro. In Coppa Italia volevo far giocare tutti i ragazzi che hanno giocato meno, ma devi sempre preservare l’equilibrio. Abbiamo continuato a lavorare sul 4-2-3-1 in settimana e può darsi che partiremo anche così, però l’equilibrio è la prima cosa. Santos? In prossimità delle partite non lo faccio allenare con la squadra. È un buon calciatore, si sta allenando anche a livello organico. Qualcosa lì davanti serve, ma mi fermo qua. Cucino con gli ingredienti che ho, i miei calciatori sono i migliori al mondo e se dovesse venire qualcuno da fuori ben venga.D’Agostino? Domani mi piacerebbe far giocare davanti 4-5 ragazzi ma bisogna giocare in undici. D’Agostino potrebbe giocare titolare, ma anche Guarracino o Bentivegna”.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 07 ottobre 2022 alle 16:17 / Fonte: campaniaingolit
Autore: Redazione 1 TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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