Il Potenza espugna il Ceravolo dopo 13 anni e resta da solo in vetta alla classifica. Grande prova di maturità per i ragazzi di Raffaele che controllano la gara, lasciano sfogare il Catanzaro e poi colpiscono con ripartenze micidiali. Il segreto è tutto racchiuso nel reparto difensivo, solidissimo, solo 2 reti in 10 gare che ne fa la migliore difesa d’Italia in assoluto. I successi del Potenza partono da qui, con due “centrali” di livello superiore, capaci di difendere, costruire, e segnare all’occorrenza. La pennellata di Giosa per Longo contro il Teramo di domenica scorsa o il lancio di Emerson a innescare l'azione del gol di Ferri Marini contro il Catanzaro, non sono un caso ma una strategia ben costruita e affinata di attacco, capace di far fuori il centrocampo avversario e portare scompiglio nelle difese.

Oggi Raffaele ne mette quattro nel reparto arretrato affiancando Silvestri a Sales, Giosa ed Emerson, del Catanzaro, dopotutto, non v’è certezza, in casa ha sempre vinto e ha sempre segnato almeno due gol nelle quattro gare fin qui giocate ed è chiaro che attaccherà da subito per vincere ancora una volta.

A centrocampo Coccia, Dettori e Ricci e un in attacco un tridente capace di ripiegare all’occorrenza, con Isgrò, Ferri Marini, autentiche spine nei fianchi dei giallorossi, e Murano punta centrale.

Il Catanzaro risponde con un 3-4-3 tutto incentrato sull’offesa, di cui Fischnaller e Nicastro sono le lame rompighiaccio.

La partita è bella già dai primissimi minuti; al terzo il Potenza ha l’occasione per andare in gol con Murano che supera sulla corsa Riggio, entra in area ma calcia sul portiere in uscita, la palla viene ribattuta sui piedi di Isgrò che tira quasi a colpo sicuro ma sulla linea riesce a salvare Celiento; è solo l’antipasto per una partita bella fino al 90°.

Dopo lo spavento la reazione dei padroni di casa non si fa attendere, prima al 10° Nicastro, imbeccato in area da Fischnaller, calcia dui poco al lato e poi, al 18°, la prodezza di Ioime che riesce con un gioco di prestigio a togliere il pallone dai piedi di Nicastro che si era venuto a trovare tutto solo davanti all’estremo difensore rossoblu.

Al 21° ancora un’occasione clamorosa per il Catanzaro, da calcio d’angolo Celiento, di testa, colpisce la traversa dall’area piccola, sul rimbalzo ci prova Riggio, sempre di testa, ma è Giosa a opporsi mandando però la palla sui piedi di Fischnaller, appostato fuori area, il suo tiro viene ancora una volta respinto dalla difesa. L’arrembaggio dei calabresi schiaccia il Potenza nella propria metà campo ma le ripartenze dei lucani sono sempre in agguato e, dopo un paio di tentativi di Ferri Marini e Dettori, al 38° arriva l’occasione giusta. Emerson lancia lunghissimo in mezzo all'aera avversaria, la difesa respinge sui piedi di Ferri Marini che dalla distanza fa partire un siluro che si insacca alla sinistra del portiere. 

La ripresa si apre con un Potenza sempre pericoloso, al 50° Ferri Marini fa fuori Riggio, entra in area e la mette al centro per Murano che prova al volo ma è bravo Di Gennaro a chiudere lo specchio.

Al 56° è Celiento a provarci dal limite dell’area ma il suo tiro, deviato di Ricci, sorvola di poco la traversa.  Due minuti dopo Ferri Marini ha la palla per chiudere la gara ma, dopo essersi liberato con una bella finta del marcatore, calcia debolmente sul portiere.

Poi i cambi. Per il Potenza entrano Vuletich e Viteritti al posto di Isgrò e Murano, per il Catanzaro fuori Fischnaller e Favalli, dentro Giannone e Di Livio. Il Potenza cerca più peso e freschezza davanti e il Catanzaro più mobilità.

La partita rimane bella e intensa, i giallorossi spingono in massa ma la difesa rossoblu è granitica e le ripartenze letali. Al 68° Ferri Marini, servito da Giosa, s’invola sulla fascia sinistra, supera un avversario entra in area e c'entra dal fondo per Ricci in piena area di rigore, il centrocampista prende la mira e calcia in maniera imparabile alla sinistra di Di Gennaro, è il 2 a 0 che blinda vittoria e primato in classifica.

Subito dopo il gol mister Raffaele procede a cambiare i bomber di giornata, Ferri Marini e Ricci, con Longo e Iuliano.

Il Catanzaro è frastornato ma prova a riaprirla al 73° con Giannone, ma il suo tiro è ribattuto e il Potenza dà ancora più solidità al centrocampo con l’entrata di Coppola al posto di Dettori.

Al 90° Ioime si esibisce in un balzo felino per sventare l’ultimo pericolo di una partita bella, giocata a viso aperto e vinta dalla squadra che ha mostrato maggiore maturità tattica e che ha messo in campo una grande solidità in difesa, intelligenza a centrocampo e cinismo in attacco.. e anche un po’ di fortuna che nella vita (e nel calcio) non guasta mai.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 21 ottobre 2019 alle 20:32 / Fonte: Terradibasilicata.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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