L'anno scorso, durante la serie playoff tra Milwaukee e Toronto, un tifoso dei Bucks scrisse un tweet razzista nei confronti del tifoso dei Raptors, Nav Bhatia.
Ma facciamo un passo indietro.
Nav Bhatia è un immigrato indiano che arrivò in Canada negli anni '80. Non riuscendo a sfruttare la sua laurea da ingegnere meccanico, riuscì solo a farsi assumere da una concessionaria come venditore di auto. In 90 giorni riuscì a vendere 127 macchine, il quadruplo del secondo miglior venditore. Fu talmente bravo che dopo due anni ebbe i soldi per comprarsi la concessionaria. Oggi è il proprietario di varie concessionarie tra cui la più importante concessionaria Hyundai di tutto il Canada, ed ha un patrimonio stimato di oltre 60 milioni di dollari.
Dal 1995 non perde una singola partita casalinga di Toronto. Ha un amore viscerale per il basket e si è auto-soprannominato "Superfan". Nel 2018 ha fondato la "Superfan Foundation" allo scopo di riunire le persone attraverso lo sport. Spende più di 300.000 dollari ogni anno per invitare migliaia di bambini, provenienti da famiglia disagiate, alle partite dei Raptors.
Sabato scorso sono tornate ad affrontarsi Milwaukee e Toronto. Nav è volato a Milwaukee per seguire la partita. Ma ha fatto anche di più. Ha contattato il tifoso che lo aveva offeso con insulti di stampo razziale e lo ha invitato fuori a cena. Il tifoso, spiazzato, ha comunque accettato l'invito. Nav ha poi ha offerto a lui, e alla sua famiglia, i biglietti per la partita, e hanno visto la partita tra le loro squadre del cuore seduti accanto al palazzetto.

"Ora siamo amici per la vita", ha dichiarato il tifoso.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 08 novembre 2019 alle 20:04 / Fonte: La Giornata Tipo Pagina Facebook.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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