Ecco quanto ha detto oggi nel suo video messaggio il presidente del Potenza Salvatore Caiata su satdio e società.

"Volevo lanciare un messaggio in un momento non positivo per la squadra. In conferenza stampa avevamo presentato il progetto stadio, un volano di sviluppo per la città. Ci saremmo aspettati trionfalismo da parte dei privati, invece siamo stati attaccati ferocemente come speculatori, arrivisti. Cose che non ci toccano. Da tre anni investiamo risorse proprie per sostenere il progetto sportivo di Potenza. A chi dice che noi ci arricchiamo col il Potenza, vengano anche loro ad arricchirsi come ci stiamo facendo noi. Tornando allo stadio abbiamo chiesto una risposta alle istituzioni per pianificare anche il futuro sportivo. Ci siamo attirati le ire di chi fino ad oggi ha speculato sulla città di Potenza e vuole continuare a farlo. Attivando i supporti politici, lobbistici, giornalistici, e una campagna di odio". 

"Abbiamo raccolto diecimila firme per lo stadio. Quindi siamo tutti d'accordo sul cosa. Non siamo d'accordo sul come e sul dove? Bene, noi ci mettiamo da parte, così come i privati, che si aspettavano un'accoglienza trionfale e invece sono stati accolti da una campagna d'odio. Rimettiamo alle istituzioni che a questo punto se vorranno fare lo stadio, lo faranno dove e come vorranno. Noi aspettiamo di sapere cosa pensano di fare. Non ultimo il presidente della Sambenedettese diceva che è veramente difficile programmare il futuro sportivo in una città senza strutture".

"Possiamo smettere serenamente tutti di parlare di questo argomento. Noi ci facciamo da parte. Avevamo chiesto un tavolo tecnico. Ci è stato detto che dovevamo presentare uno studio di fattibilità. Non è vero. Avevamo chiesto un tavolo tecnico per capire come presentare uno studio di fattibilità. Che costa trecentomila euro. Noi non abbiamo queste risorse da buttare via per incartamenti destinati a prendere polvere in Comune. Per convocare un tavolo tecnico basta una telefonata, se in quattro mesi non è stata fatta, figuriamoci per lo stadio: ci vorrebbero cinquant'anni".

"Quindi ci facciamo da parte, chi ci è stato vicino, chi ha raccolto le firme e si è speso per questa cosa. Tante le persone che si sono dimostrate contrarie, poche invece le istituzioni che si sono dimostrate favorevoli. Noi non possiamo rincorrere un qualcosa che era un regalo alla città. Ci defiliamo e prendiamo atto che in questo momento non c'è la possibilità di fare una seria programmazione. Ci riconcentriamo sulla squadra, come abbiamo fatto fino ad oggi. Fermo restando che a fine stagione valuteremo come procedere, perché non è possibile pensare di fare allenare sei squadre, i ragazzi e le ragazze del settore giovanile, con turni che finiscono alle dieci di sera. Per cui ci aspettiamo risposte dalle istituzioni. Abbiamo capito come l'ingratitudine sia un sentimento forte e nel momento della difficoltà sportiva tanti, che ritenevamo nostri amici, ci hanno pugnalato alle spalle. C'è stata quindi anche la delusione umana. Ma noi siamo leoni veri e ci rialzeremo". 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 21 febbraio 2020 alle 14:02 / Fonte: TuttoC
Autore: Redazione TTP / Twitter: @tuttopotenza
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