La scena sportiva italiana piange la scomparsa di uno dei suoi più illustri rappresentanti, Nino Benvenuti, all'età di 87 anni. Il pugile, simbolo di un'epoca d'oro, ha lasciato un'impronta indelebile nel cuore degli appassionati e nella storia dello sport.
Benvenuti, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Roma 1960 nella categoria pesi welter, ha fatto sognare intere generazioni con la sua tecnica e il suo inconfondibile sorriso. Il suo percorso sportivo è stato costellato di successi, tra cui la conquista del titolo mondiale dei pesi superwelter tra il 1965 e il 1966, e dei pesi medi tra il 1967 e il 1970.

Nato da genitori istriani, Benvenuti cresce a Trieste, mostrando fin da giovane un talento naturale per la boxe. Dopo aver vinto i titoli europei nei pesi superwelter nel 1957 e nel 1959, conquista la medaglia d'oro olimpica a Roma, battendo in finale il sovietico Jurij Radonjak. Questo successo gli vale anche la prestigiosa Coppa "Val Barker", riconoscimento destinato al miglior pugile del torneo, precedendo leggende come Cassius Clay.
Passato professionista, Benvenuti si distingue per la sua rivalità con Sandro Mazzinghi, sconfiggendolo per due volte nel 1965 per il titolo mondiale. Passato ai pesi medi, si confronta con Emile Griffith, dando vita a una trilogia memorabile che lo vede vincitore in due occasioni e conquistare il titolo mondiale.
Gli anni '70 vedono Benvenuti affrontare l'argentino Carlos Monzón, che lo sconfigge a Roma, e in seguito a Montecarlo. Il ko tecnico subito nel 1971 a Montecarlo segna la fine della sua carriera, che si conclude con 82 vittorie (di cui 35 per KO), un pareggio e sette sconfitte.

Sezione: Altri Sport / Data: Mar 20 maggio 2025 alle 20:31 / Fonte: TGCOM
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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