La fine di Marzo 2021 non è proprio tanto lontana eppure sembra proprio che in tanti, distrattamente, non ricordino alcune delle mirabolanti promesse che dalla sede del CR BASILICATA della FIGC si stagliavano nette, quasi con riferimenti precisi, in merito a sicuri ripescaggi che il presidente Rinaldi asseriva avrebbe visto come protagoniste le Società lucane di Eccellenza tanto da spingerlo ad affermare di aver avuto rassicurazioni, in tale senso, direttamente dal Presidente Gravina.

Ad oggi purtroppo, non solo in Basilicata l’Eccellenza non ha ripreso a giocare e non vi è uno straccio di progetto di ripartenza, ma nessuna delle Società tra Potenza e Matera saranno comunque premiate dall’iscrizione alla Serie D, ambita vetrina per i giovani di valore della nostra terra.

Il Presidente Piero Rinaldi, peraltro colpito a Giugno da un procedimento disciplinare che da inibizione si è tramutata comunque in una cospicua sanzione pecuniaria (patteggiata) per delle irregolarità amministrative che lo hanno visto protagonista a danno di svariate Società in regione, preferisce evidentemente la via del silenzio e dello schivare taccuini e microfoni: comprensibile per i più, perché non avrebbe argomenti.

È questo in sintesi il pensiero di Mister Gerardo Passarella, il decano degli allenatori lucani, già presidente regionale di Aiac e da sempre attentissimo osservatore del panorama federale il quale rincara la dose: “Mi pare che le evidenze non fanno altro che confermare le perplessità espresse alcuni mesi fa dal sottoscritto e da chi conosce bene le norme federali ed il modus operandi del nostro Comitato per quanto quelle promesse post-elettorali fossero di fatto fondate sul nulla”.

Passarella continua: “Se a livello nazionale ogni Comitato, laddove si è deciso di giocare l’Eccellenza, ha gestito la ripartenza praticamente in maniera autonoma, è ovvio che le metodiche di valutazione dei ripescaggi non avrebbero potuto ancorarsi a criteri paritari e consequenzialmente appare decisamente fuori dall’ordinario, non con il senso del dopo ma proprio con il senno de prima, come Rinaldi abbia potuto promettere cose che non poteva promettere e che poi, effettivamente non si sono ovviamente verificate. Mi domando come poteva essere ripescata una squadra della Basilicata laddove il campionato non si è giocato? Qui si tratta di conoscenza delle norme e dello Statuto federale”.

“Il mio pensiero va ancora una volta alle Società della Basilicata che sono state penalizzate da una gestione a dir poco discutibile del calcio Lucano. Società storicamente importanti come Melfi, Rionero ed emergenti come il Grumentum che hanno investito tanto che vengono ad essere penalizzate da una scelta dissennata – chiosa l’ex direttore del Potenza dell’ultima promozione – ed il mio pensiero va anche ai nostri ragazzi che hanno perso, ancora un altro anno, per mettersi in mostra in un’epoca martoriata dall’esperienza pandemica.
In una qualsiasi normale azienda, la scarsa capacità programmatica ed il fallimento degli obiettivi programmati oltre alle evidenze di mala gestio porterebbero ad una sola scelta: rimozione dell’attuale governance, oppure alla dimissioni del Consiglio Direttivo e del suo Presidente.
Ma questo non vale per il CR Basilicata dove i “lusinghieri risultati” conseguiti non valgono e l’attaccamento alla poltrona e a tutti i benefici che comporta regnano sovrane”.

Sezione: Calcio lucano / Data: Mar 27 luglio 2021 alle 21:03
Autore: Redazione 3 TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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