Un’aggressione rapida e mirata nella notte tra il 26 e il 27 dicembre, nel cuore della movida napoletana. Bruno Petrone, 18 anni, calciatore dell’Angri ed ex esordiente in Serie C con il Sorrento, è stato accoltellato a Chiaia mentre era con amici. Raggiunto da aggressori in scooter, è stato colpito senza alcun alterco con due fendenti al fianco e al ventre. Operato d’urgenza, ha subito l’asportazione della milza: la prognosi resta riservata, ma i medici sono cautamente ottimisti.
L’allarme è scattato intorno all’1.15. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la scena. Ancora da chiarire il movente, che gli inquirenti ipotizzano possa essere riconducibile a una spedizione punitiva.
A poche ore dai fatti si sono costituiti due minorenni, di 15 e 17 anni. Il più giovane avrebbe confessato di essere l’autore materiale dell’accoltellamento, mentre l’altro avrebbe ammesso di aver partecipato all’aggressione. Le indagini proseguono.

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La società salernitana ha espresso la condanna e la vicinanza con un comunicato sulle pagine Social ufficiali: "L’US Angri esprime profondo sgomento e ferma condanna per il grave episodio di violenza avvenuto a Napoli, in via Bisignano, nel quartiere Chiaia, che ha visto coinvolto il giovane calciatore Bruno Petrone, 18 anni, rimasto gravemente ferito a seguito di un’aggressione con arma da taglio. Il ragazzo, colpito mentre si trovava in compagnia di amici, è stato soccorso e trasportato d’urgenza presso l’ospedale San Paolo, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni restano serie, seppur con segnali di cauto ottimismo.
La società US Angri, l’intera squadra e tutto l’ambiente sportivo angrese si stringono con affetto e partecipazione attorno a Bruno e alla sua famiglia in questo momento di grande apprensione, esprimendo piena solidarietà e vicinanza.

LA PAROLE DEL PRESIDENTE GRIGIOROSSO ANELLUCCI
«Siamo profondamente scossi e addolorati per quanto accaduto a Bruno. Parliamo di un ragazzo perbene, un giovane atleta che stava semplicemente vivendo la sua età e che oggi si ritrova a lottare dopo aver subito un atto di violenza assurda e inaccettabile. A nome mio personale, della società Angri Calcio e di tutta la nostra famiglia sportiva, esprimo la più totale vicinanza a Bruno e ai suoi cari, ai quali va il nostro abbraccio più sincero. Condanniamo con forza ogni forma di violenza, che nulla ha a che vedere con i valori dello sport e della civile convivenza. In questo momento il nostro unico pensiero è rivolto a Bruno: lo aspettiamo, lo sosteniamo e siamo certi che la forza che ha dimostrato in campo lo aiuterà anche in questa difficile battaglia. Angri è con lui, senza se e senza ma.»

Sezione: News / Data: Sab 27 dicembre 2025 alle 20:24 / Fonte: La Repubblica/US Angri
Autore: Redazione / Twitter: @tuttopotenza
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