È al battesimo nel girone H di serie D, dopo le avventure con Vis Artena e Atletico Fiuggi lo scorso anno, e Città di Sant'Agata all'inizio di questa stagione. Famiglia interamente napoletana ma ormai romano a tutti gli effetti, Umberto Basile, numero uno classe 2000 per 1,85 di altezza, si è trasferito nella Capitale quando era poco più che un bambino.

Affascinante il suo percorso: ad appena otto anni l'ingresso nel mondo Lazio, dove ha svolto la trafila fino al passaggio nel 2015 al Tor Tre Teste, Allievi Elite, con cui ha giocato sotto età supportando addirittura i '99 e arrivando a disputare una finale regionale (poi persa con la Romulea). Era il periodo in cui il ragazzo, dopo essere stato svincolato dal club biancoceleste, aveva suscitato gli interessamenti di diversi club professionistici. Premio che sarebbe arrivato comunque un anno dopo, quando a tesserarlo fu l'Ancona, inserendolo nella formazione Under 17 Lega Pro nell'ultimo anno in C dei dorici.

Quindi 18 mesi a Piacenza, con la gioia della convocazione in prima squadra nel gennaio del 2018: il tecnico Arnaldo Franzini, che lo aveva fatto monitorare nella Berretti, scelse lui come vice di Ermanno Fumagalli per il match interno con l'Olbia. Infine, lo sbarco a Rieti dopo altri 12 mesi in biancorosso.

La passione per la Lazio è rimasta immutata anche dopo la separazione, come il senso di appartenenza alla sua terra d'origine. "Roma è la mia città, ma ho sempre vivo il ricordo di Napoli, dove sono nato - ammette candidamente il giovane portiere del Francavilla -. Tutta la mia famiglia è originaria di Napoli o della Provincia. E le origini non si dimenticano". 

Ti cimenti per la prima volta in un girone giudicato in modo ormai unanime come il più impegnativo della serie D.

"Vero. Questo girone è quasi come una serie C. C'è sempre grande equilibrio, ognuno può dire la sua e anche chi è in basso può mettere in difficoltà le grandi. E' un raggruppamento stimolante, che ci spinge a dare sempre il meglio". 

Perché la scelta Francavilla?

"Società organizzata composta da persone serie. Non a caso un club che è molto longevo in questa categoria. Anche il mister mi ha fatto un'ottima impressione. Il gruppo mi ha accolto bene e, dopo una settimana con loro, posso dire che ci sono tutte le condizioni per lavorare al meglio. Sento di potermi giocare bene le mie carte qui". 

E sai anche che Francavilla può essere u

n bel trampolino di calcio per grandi palcoscenici. 

"Me lo auguro. Lavorerò per questo, per migliorarmi sempre. Per esempio, so che oggi a un portiere moderno si chiede di essere bravo coi piedi, di stare alto, quasi di comportarsi da libero aggiunto. Ed è proprio su questo aspetto che voglio crescere e perfezionarmi". 

Ora il Real Agro Aversa.

"Una squadra che, anche se è in ritardo in classifica, ha elementi di valore e giovani interessanti. E si è visto anche con un avversario forte come il Lavello. Questo a dimostrazione delle insidie di questo girone, dove ogni partita non è mai facile. Bisognerà fare attenzione e stare sempre concentrati".   

Chi ti senti di ringraziare per essere arrivato sin qui?

"Sicuramente una persona a cui sono molto affezionato e che mi ha insegnato tanto è Alessandro Carta, mio trainer dei portieri ai tempi delle giovanili della Lazio. Con lui sono rimasto sempre in contatto, è una gran bella persona". 

Sezione: Calciomercato / Data: Gio 14 gennaio 2021 alle 22:16 / Fonte: notiziariocalcio.com
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
vedi letture
Print